Elezioni in Rojava- Il successo della prima fase è una forte motivazione per la seconda fase

Uno dei responsabili dell’Alta Commissione Elettorale e un membro del Comitato di Supervisione per le Elezioni hanno affermato che la seconda fase delle elezioni è una forte motivazione – per via del successo ottenuto nella prima fase – per evitare tutte le carenze precedenti e tracciare una nuova strada per la Siria del Nord e il suo futuro. Quest’area sta vivendo per la prima volta elezioni di tale genere, nelle quali [saranno scelti] i rappresentanti che la andranno a servire.

Venerdì 1 Dicembre si terrà la seconda fase delle elezioni per le amministrazioni locali della Siria del Nord. L’Alta Commissione aveva precedentemente affermato che tutti i preparativi erano stati completamente ultimati.

Il responsabile dell’Ufficio della Commissione per il Distretto di Tel Hamis dell’area di Qamishlo, Khalil Ibrahim, ha affermato che “35 seggi elettorali sono stati preparati per le prime elezioni dell’area.” Il membro del Comitato Elettorale di al-Hasakah ha affermato che nel cantone ci sono 255 seggi, che si trovano in parte ad al-Hasakah città e in parte nei villaggi e nelle aree limitrofe.

Il responsabile dell’Ufficio della Commissione per il Distretto di Tel Hamis ha spiegato che in quest’area e nelle relative campagne sono stati preparati 35 seggi e che queste elezioni sono le prime per l’area di Tel Hamis. La responsabile del Comitato di Supervisione per le Elezioni di al-Hasakah ha anche spiegato che il successo della prima fase delle elezioni è un forte motivo per evitare, nella fase che si sta per svolgere, tutte le carenze precedenti e per tracciare un nuovo corso per la Siria del Nord e il suo futuro.

Il responsabile della Commissione, Khalil Ibrahim, in un’intervista con l’Agenzia “Hawar” ha raccontato che sono state ricevute anche 83 richieste di candidature da parte di candidati indipendenti, oltre a quelle dei candidati della lista per la Nazione Democratica.

Ibrahim ha detto: “Sono stati preparati 35 centri elettorali, oltre che uno speciale comitato per supportare a livello logistico i centri e [venire incontro a] tutti i bisogni e le necessità che dovessero sorgere durante lo svolgimento delle elezioni.

Per supervisionare ai seggi, ha spiegato Ibrahim, “sono stati nominati 250 insegnanti e, per ogni seggio, ci saranno 6 insegnati addetti a tale scopo.”

Il responsabile dell’Alta Commissione Elettorale del Distretto di Tel Hamis, Khalil Ibrahim, ha concluso dicendo che “oltre all’area di Tel Hamis, sono state attrezzate per questo processo elettorale che avrà luogo nell’area anche altre quattro città, precisamente” Abu Jaran, sulla linea del martire Dafram, a circa 13 km a sud di Tel Hamis; Okath, a est della linea del martire Jusour a 20 km; Jazeh, 60 km a sudest dell’area di Tel Hamis; Tel Ahmed, sulla linea del martire Lund, circa 12 km a ovest di Tel Hamis.

La responsabile del Comitato di Supervisione per le Elezioni di al-Hasakah, Sherin Rachik, ha affermato che “dopo la conclusione della prima fase delle elezioni lo scorso settembre, i risultati sono stati buoni e incoraggianti, nella nostra prima esperienza come commissione elettorale, quindi abbiamo avviato la seconda fase completamente pronti, evitando tutte le carenze e gli errori che possono precedere l’avvio del processo elettorale. Per tracciare un nuovo corso per la Siria del Nord. La prima fase è stata una forte motivazione per noi, nel farci tenere la seconda fase.”

“Ci siamo coordinati col Direttorato per l’Educazione del cantone di al-Hasakah per distribuire gli insegnanti ad ogni seggio. Nei seggi ad al-Hasakah città, il numero di insegnanti supervisori sarà di 5. Per i seggi nei distretti del cantone, ci saranno 6 insegnanti per seggio.”

La rappresentante ha fatto notare che il numero di seggi nel cantone di al-Hasakah è pari a 255, in parte nella città e in parte nei villaggi e nei distretti di Kalhal, al-Shaddadi e al-Arisheh.

Come ha evidenziato Sherin, “i membri delle indispensabili forze di protezione, le Asayîş, le forze di soccorso, le forze del Comando Anti-Terrorismo (HAT) e i membri della polizia del traffico, voteranno martedì per la seconda fase delle elezioni.”

Sherin ha concluso facendo appello alla gente affinché vada a votare per scegliere chi ritiene capace di rappresentare il proprio volere.

Berekat: l’Autorità degli Interni e tutte le forze di sicurezza sono pronte a preservare la sicurezza dei votanti

Il co-presidente dell’Autorità degli Interni nel cantone di al-Jazeera, Kanan Berekat, ha fatto appello ai cittadini affinché si attengano alle istruzioni delle Asayîş durante le elezioni per le amministrazioni locali e ha affermato che l’Autorità degli Interni, le Asayîş, i centri per il controllo del traffico e tutti i servizi di sicurezza sono pronti ad assicurare sicurezza e stabilità per i votanti.

Il primo dicembre sarà avviata la seconda fase del progetto federale nella Siria del Nord, che comprende le elezioni dei consigli locali per i distretti, le città e i cantoni. Il Comando Generale delle Asayîş ha emesso un comunicato giovedì mattina, con il quale si proibisce a motociclette e camion di transitare nelle aree del Nord della Siria a partire dal 29 novembre e fino al 2 dicembre.

Berekat ha appello ai cittadini affinché si attengano alle istruzioni delle Asayîş, per mantenere la sicurezza durante il periodo delle elezioni.

Berekat ha anche spiegato che, nel giorno delle elezioni, sarà attuata una serie di altre misure relative al movimento dei veicoli e verranno date ulteriori istruzioni al fine di garantire la sicurezza ed eliminare qualunque minaccia ai cittadini.

Kanaan Berekat ha concluso il suo discorso facendo appello ai cittadini affinché cooperino con le forze di sicurezza e protezione e le informino nel caso avvenisse qualunque disturbo alla sicurezza.

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Sulle imminenti elezioni nella Siria del Nord. Il dispotismo non è il destino dei siriani

Davanti alla cupa realtà dei sogni e degli incontri per la Siria organizzati dalle forze internazionali, che sono un po’ delle fiere o dei commerci, la popolazione del Nord e le sue componenti si stanno preparando a votare per il secondo turno delle elezioni tripartite del costituente Sistema Federale.

Nel frattempo, mentre si tengono incontri e dibattiti e collassano ranghi e blocchi nel riprodurre la fallite strutture della cosiddetta opposizione siriana, mentre il mercato della contrattazione e del baratto infuria contro la sofferenza e il dolore dei siriani, le conferenze per le pubbliche relazioni continuano in quanto dovrebbero risolvere la crisi siriana e prepararsi per le nuove. Similmente alla ripetizione della rappresentazione araba del Ramadan, mentre il regime tenta di riabilitarsi a livello regionale in primo luogo sulla base della riconciliazione col regime turco, il discorso esplicito di Erdogan sulla possibilità di un allenza con Assad relativamente alla situazione curda nel nord della Siria è una conclusione scontata: l’allenza è già a pieno ritmo e avviene a turno, direttamente tra le due parti che portano il peso della responsabilità per l’Olocausto siriano, insieme con Teheran.

Alla luce di questa terribile realtà, che rovina il sogno dei siriani di una transizione democratica e di un allontanamento dalle due alternative di una dittatura militare o di un terrorismo religioso, i popoli del Nord e le loro componenti si stanno preparando a votare per il secondo turno delle elezioni tripartite del costituente Sistema Federale, per i consigli locali e municipali e per i consigli dei cantoni federali – nelle regioni di Afrin a ovest, dell’Eufrate e di al-Jazeera a Est, con ogni regione che include 2 cantoni, per cui in 6 cantoni in totale – aprendo la strada alla transizione verso la terza e ultima fase all’inizio del prossimo anno, quando sono previste le elezioni generali nel Nord della Siria per la costituzione del parlamento federale del “Congresso Democratico dei Popoli” e le elezioni per i consigli legislativi delle tre regioni; così facendo, si aprirà la strada per la formazione dei governi locali in ogni regione e per formare un governo federale emanazione del Congresso Democratico dei Popoli, basato sulla promozione della decentralizzazione, l’unico antidoto ai regimi centralizzati della nostra regione, che sono le radici della tirannia.

Grazie a questo impulso al voto e alla cultura del popolo del voto e della divulgazione, la seconda fase è più variegata per quanto riguarda le liste in competizione: per esempio, c’è una lista della Nazione Democratica che include un’ampia alleanza curdo-araba-siriaca e varie componenti insieme con altre liste; c’è anche lo sviluppo di metodi elettorali, mobilitazioni, confronti, l’appello agli elettori e la presentazione di programmi politici. Tutto questo nonostante le complessità della realtà che circonda il Nord della Siria da tutti i lati, da Damasco a Tehran e ad Ankara, che stringono una delle alleanze più forti per cercare di far fallire, o almeno ritardare, la crescente esperienza del Kurdistan Rojava-Siria del Nord.