Duran Kalkan: Lice e Meskan sono diventati una scintilla per la libertà

Il Membro del Comitato Esecutivo del PKK Duran Kalkan ha valutato gli sviluppi a Lice e a Meskan, condannando gli attacchi dell’AKP sulle persone, affermando: “Quei sadici che minacciano il nostro popolo patriottico e aprono il fuoco su di loro devono rendersi conto che se insistono a farlo saranno chiamati a risponderne. Devono rendersi conto di ciò che stanno facendo.”

Duran Kalkan ha parlato alla tv Sterk su un programma che andrà in onda domani sera (lunedi). Nell’intervista Kalkan ha considerato la recente resistenza, in particolare a Lice e Meskan, dicendo: “la resistenza storica, eroica della lotta nella zona di Amed-Bingöl e a Hakkari ha portato il governo dell’AKP a invocare il leader Apo e la nostra gente.”

Kalkan ha proseguito:

“E ‘evidente che mentre la lotta si sviluppa verranno compiuti passi verso la democratizzazione della Turchia e una soluzione della questione curda. Crediamo che mentre si faranno progressi il nostro popolo consoliderà la propria resistenza per raggiungere l’autonomia democratica, la libertà per il Leader Apo e una soluzione della questione curda. Quindi diciamo che la lotta deve andare avanti. Le persone devono quindi intensificare la loro lotta dovunque, utilizzando metodi creativi e avendo cura di vanificare i cavilli dell’altra parte.”

Lice e Meskan non devono essere isolate

Kalkan ha sottolineato l’importanza di diffondere la lotta in tutto il Kurdistan, anche per quanto riguarda le grandi città della Turchia. Lice e Meskan che sono diventate la scintilla non dovrebbero essere isolate. Diciamo al governo dell’AKP: ‘le vostre minacce e l’oppressione che esercitate non possono fermare il popolo curdo. È necessario ascoltare e accettare le loro richieste. Non c’è alternativa’. Questa è l’unica conclusione da raggiungere”.

Se insistono sugli attacchi, saranno chiamati a darne conto

Kalkan ha avvertito il governo, dicendo: “Quei sadici che minacciano il nostro popolo patriottico aprendo il fuoco su di loro devono rendersi conto che se insistono a farlo saranno chiamati a risponderne. Devono rendersi conto di quello che stanno facendo. Se portano avanti anche il più piccolo massacro sarà pericoloso per loro. Devono rendersene conto e agire di conseguenza. Noi, come PKK e Movimento per la Libertà del Kurdistan, cogliamo l’occasione per rendere omaggio alla resistenza del nostro popolo in questo momento storico, dicendo che manterremo questa resistenza e faremo si che il 2014 possa essere l’anno della libertà per il Leader Apo e il Kurdistan.”