Donne protestano per Dünya a Sulaymaniyah
Le donne hanno organizzato una protesta per Dünya, una ragazza di 15 anni, assassinata da suo marito a Sulaymaniyah, nel Kurdistan meridionale. Durante la protesta le donne hanno chiesto l’arresto e la condanna dell’assassino.
Il gruppo delle donne, Jiyan, ha organizzato la protesta in seguito all’omicidio della quindicenne Dünya, assassinata dal marito nella Giornata dei Diritti dei Bambini, il 1° giugno, nella città di Sulaymaniyah nel Kurdistan meridionale.
Altre 22 organizzazioni di donne hanno si sono unite alla protesta, compresa l’Organizzazione delle Donne Libere del Kurdistan (RJAK).
La protesta è iniziata con le donne che sono rimaste in silenzio per Dünya e le altre donne assassinate. Poi, accompagnate dagli slogan, esse hanno iniziato a marciare verso Via Mevlevi.
Bahar Munzur, che rappresenta le organizzazioni delle donne, ha reso una dichiarazione dove ha affermato che ognuno è responsabile dell’omicidio di Dünya nella Giornata dei Diritti dei Bambini. “La violenza contro le donne aumenta giorno dopo giorno. Nessun legittimo lavoro viene svolto dal governo. Se ciò fosse accaduto in un altro stato, molte istituzioni e organizzazioni avrebbero lottato, protestato e risolto questo problema.”
Essa si è appellata al Governo Regionale del Kurdistan affinché:
* l’assassino di Dünya si catturato e punito il prima possibile;
* siano trovati i responsabili del matrimonio precoce di Dünya e siano interrogati i genitori;
* la Direzione degli Affari Religiosi dovrebbe interrogare il Mele (il leader religioso locale) che ha tenuto l’illegittima cerimonia matrimoniale;
* coloro responsabili della morte di Dünya devono essere trovati e puniti;
* il Parlamento Federale del Kurdistan deve introdurre una legislazione che vieti i matrimoni precoci al fine di proteggere i diritti dei bambini.
Durante la protesta, le donne hanno spesso cantato slogan come “Questo è un massacro di donne”, “Kurdistan, una tomba per i diritti delle donne”, “Uccidere Dünya (che significa “mondo”) è uccidere il mondo intero”, e “Fermiamo i matrimoni precoci e fermiamo il massacro delle donne”.