Di David L. Phillips: Legami ISIS-Turchia

Introduzione
La Turchia collabora con lo Stato Islamico (ISIS)? Le accuse vanno dalla cooperazione militare e il trasferimento di armi al supporto logistico, l’assistenza finanziaria, e la fornitura di servizi medici. Si sostiene inoltre che la Turchia abbia chiuso un occhio di fronte agli attacchi dell’ISIS contro Kobani.
Il presidente Recep Tayyip Erdogan e il Primo Ministro Ahmet Davutoglu negano fortemente alcun tipo di complicità con l’ISIS. Erdogan ha visitato il Consiglio sulle Relazioni Estere il 22 settembre 2014. Ha criticato “le campagne diffamatorie [e] i tentativi di distorcere la percezione su di noi. “Erdogan ha screditato, “Un attacco sistematico sulla reputazione internazionale della Turchia”, lamentando che “la Turchia è stata oggetto di notizie ostili e molto ingiuste da parte degli organi di informazione.” Erdogan ha suggerito: “La mia richiesta per i nostri amici negli Stati Uniti è quella di presentare la vostra valutazione sulla Turchia basando le informazioni su fonti oggettive.”

Il programma della Columbia University sulla Costruzione della Pace e dei Diritti ha assegnato ad un team di ricercatori negli Stati Uniti, in Europa e in Turchia il compito di esaminare i media turchi e internazionali, per valutare la credibilità delle accuse. La presente relazione si basa su una serie di fonti internazionali – Il New York Times, The Washington Post, The Guardian, il Daily Mail, la BBC, Sky News, così come fonti turche, la CNN turca, Hurriyet Daily News, Taraf, Cumhuriyet, e Radikal, tra gli altri.

Accuse
La Turchia Fornisce materiale militare all’ISIS
• Un comandante dell’ISIS il 12 agosto 2014 ha detto al Washington Post: “La maggior parte dei combattenti che si sono uniti a noi all’inizio della guerra è arrivata attraverso la Turchia, e lo stesso dicasi per le nostre attrezzature e forniture.”

• Kemal Kilicdaroglu, capo del Partito Repubblicano del Popolo (CHP), il 14 ottobre 2014 ha rilasciato una dichiarazione presso l’Ufficio del Procuratore di Adana, sostenendo che la Turchia ha fornito armi ai gruppi terroristici. Ha anche fornito trascrizioni delle interviste da parte di camionisti che hanno consegnato le armi ai gruppi. Secondo Kilicdaroglu il governo turco sostiene che i camion fossero destinati agli aiuti umanitari ai turkmeni, ma i turkmeni sostengono che nessun aiuto umanitario sia stato consegnato.

• Secondo il vice-presidente del CHP Bulent Tezcan, il 19 gennaio 2014 tre camion sono stati fermati ad Adana per l’ispezione. I camion sono stati caricati con le armi nell’aeroporto di Esenboga ad Ankara. Gli autisti hanno guidato i camion al confine, dove un agente del MIT avrebbe dovuto prenderne il posto e guidare i camion in Siria per fornire materiali all’ISIS e ai gruppi in Siria. E’ successo molte volte. Quando i camion sono stati fermati, gli agenti del MIT hanno cercato di impedire agli ispettori di guardare dentro le casse. Gli ispettori hanno trovato razzi, armi e munizioni.

Cumriyet riporta che Fuat Avni, un utente per eccellenza di Twitter, ha relazionato sull’inchiesta della corruzione del 17 dicembre che i nastri audio confermano che la Turchia ha fornito aiuti finanziari e militari ai gruppi terroristici legati ad Al Qaeda il 12 ottobre 2014. Sui nastri, Erdogan fa pressione alle forze dell’armata turca affinché entrino in guerra con la Siria. Erdogan ha chiesto ad Hakan Fidan, capo dell’agenzia nazionale dei servizi segreti turchi (MIT), di trovare una giustificazione per attaccare la Siria.

• Hakan Fidan ha detto al Primo Ministro Ahmet Davutoglu, a Yasar Guler, un alto funzionario della Difesa, e a Feridun Sinirlioglu, un alto funzionario degli Esteri: “Se necessario, manderò 4 uomini in Siria. Io formulo un motivo per andare in guerra sparando 8 razzi in Turchia. Farò in modo che attacchino la tomba di Suleiman Shah.”

• Documenti apparsi il 19 settembre 2014 mostrano che l’emiro saudita Bender Bin Sultan ha finanziato il trasporto di armi all’ISIS attraverso la Turchia. Un volo dalla Germania ha scaricato le armi nell’aeroporto Etimesgut in Turchia, che sono state poi divise in tre contenitori, due dei quali sono stati dati all’ISIS e uno a Gaza.

La Turchia ha fornito l’assistenza logistica e di trasporto ai combattenti dell’ISIS
•Secondo Radikal del 13 giugno 2014 il Ministro dell’Interno Muammar Guler ha firmato una direttiva: “Secondo i nostri profitti regionali, aiuteremo i militanti di al-Nusra contro il ramo dell’organizzazione terroristica PKK, il PYD, all’interno dei nostri confini … Hatay è una location strategica per i mujaheddin che attraversano i nostri confini verso la Siria. Il supporto logistico per i gruppi islamisti sarà aumentato, così come la loro formazione, l’assistenza ospedaliera, e un passaggio sicuro per lo più si svolgerà a Hatay … Il MIT e la Direzione degli Affari Religiosi coordineranno il collocamento dei combattenti negli alloggi pubblici.”

• Il Daily Mail ha riportato che il 25 agosto 2014 molti militanti stranieri si sono uniti all’ISIS in Siria e in Iraq dopo aver viaggiato attraverso la Turchia, ma la Turchia non ha cercato di fermarli. Questo articolo descrive come militanti stranieri, soprattutto dal Regno Unito, si siano recati in Siria e in Iraq attraverso il confine con la Turchia. Lo chiamano il confine della “Porta per la Jihad.” I soldati dell’esercito turco chiudono un occhio e li fanno passare oppure gli jihadisti pagano le guardie di frontiera non più di $ 10 per agevolare il loro passaggio.

• Sky News in Gran Bretagna ha ottenuto documenti che dimostrano che il governo turco ha timbrato i passaporti di militanti stranieri che intendono attraversare il confine della Turchia verso la Siria per unirsi all’ISIS.

• La BBC ha intervistato abitanti del villaggio, che affermano che gli autobus viaggiano di notte, portando gli jihadisti per combattere le forze curde in Siria e in Iraq, non le Forze Armate Siriane.

• Un alto funzionario egiziano ha segnalato il 9 ottobre 2014, che i servizi segreti turchi stanno passando all’ISIS immagini satellitari ed altri dati.

La Turchia ha provveduto alla formazione dei combattenti dell’ISIS
• La CNN turca ha riferito che il 29 luglio 2014, nel cuore di Istanbul, dei luoghi come Duzce e Adapazari sono diventati luoghi di ritrovo per i terroristi. Ci sono ordini religiosi dove si formano i militanti dell’ISIS. Alcuni di questi video di formazione sono pubblicati sul sito internet di propaganda turca dell’ISIS takvahaber.net. Secondo la CNN turca, le forze di sicurezza turche, se avessero voluto, avrebbero potuto fermare questi sviluppi.

• Alcuni turchi che hanno aderito ad un gruppo affiliato dell’ISIS sono stati registrati durante una riunione pubblica a Istanbul, che ha avuto luogo il 28 luglio 2014.

• Un video mostra un affiliato dell’ISIS mentre tiene una preghiera/raduno ad Omerli, un quartiere di Istanbul. In risposta al video, il vice-presidente del CHP e membro del Parlamento Tanrikulu, ha presentato interrogazioni parlamentari al Ministro dell’Interno, Efkan Ala, rivolgendo domande del tipo tipo: “E’ vero che un campo o dei campi sono stati assegnati ad un gruppo affiliato all’ISIS a Istanbul? che cosa è questo tipo di affiliazione? da chi è composta? È vero quanto si sente sul fatto che la stessa area assegnata per il campo viene utilizzata anche per le esercitazioni militari?”

• Kemal Kilicdaroglu il 14 ottobre 2014 ha messo in guardia il governo dell’AKP affinché non fornisse soldi e formazione ai gruppi terroristici. Ha detto: “Non è giusto che i gruppi armati siano addestrati sul suolo turco. Voi portate combattenti stranieri in Turchia, mettete i soldi nelle loro tasche, armi nelle loro mani, e chiedete loro di uccidere i musulmani in Siria. Abbiamo detto loro di smettere di aiutare l’ISIS. Ahmet Davutoglu ci ha chiesto di mostrare le prove. Tutti sanno che stanno aiutando ISIS “. (Vedi qui)

• Secondo l’intelligence giordana, la Turchia ha addestrato i militanti dell’ISIS per operazioni speciali.

La Turchia offre cure mediche ai combattenti dell’ISIS
• Un comandante dell’ISIS ha dichiarato al Washington Post il 12 agosto 2014, “Abbiamo avuto alcuni combattenti – anche membri ad alto livello dello Stato islamico – Sempre curati negli ospedali turchi.”

• Taraf ha riferito il 12 ottobre 2014 che Dengir Mir Mehmet Fırat, uno dei fondatori dell’AKP, avrebbe detto che la Turchia ha sostenuto gruppi terroristici e continua a sostenerli e li fa curare negli ospedali. “Al fine di indebolire gli sviluppi in Rojava (Kurdistan siriano), il governo ha dato le concessioni e le armi a dei gruppi religiosi estremisti… il governo stava aiutando i feriti. Il ministro della Salute ha detto qualcosa del tipo che si tratta di un dovere umano prendersi cura dei feriti dell’ISIS.”

• Secondo Taraf, Ahmet El H, uno dei principali comandanti dell’SIS e il braccio destro di Al Baghdadi, è stato curato in un ospedale di Sanliurfa, Turchia, insieme con altri militanti dell’ISIS. Lo Stato turco ha pagato per le loro terapie. Secondo le fonti di Taraf, alcuni militanti dell’ISIS sono stati curati negli ospedali in tutta la Turchia sud-orientale. Sempre più militanti sono arrivati per i trattamenti dall’inizio dei raid aerei nel mese di agosto. Per essere più precisi, otto militanti ISIS sono stati trasportati attraverso il valico di frontiera di Sanliurfa; questi i loro nomi: “Mustafa A., Yusuf El R., Mustafa H., Halil El M., Muhammet El H., Ahmet El S., Hasan H., [e] Salim El D.”

La Turchia sostiene l’ISIS finanziariamente attraverso l’acquisto di petrolio
• Il 13 settembre 2014 il New York Times dichiara sugli sforzi dell’amministrazione Obama nel fare pressione sulla Turchia per reprimere la rete capillare commerciale dell’ISIS per il petrolio. James Phillips, membro anziano presso la Heritage Foundation, sostiene che la Turchia non ha usato la mano pesante sulla rete di vendita dell’ISIS perché questa beneficia di un prezzo più basso per il petrolio, e che ci potrebbero essere anche turchi e funzionari governativi che usufruiscono della compravendita.

• Fehim Tasken ha scritto in Radikal il 13 Settembre 2014 di canali illegali che trasportano petrolio dalla Siria alle vicine città di confine in Turchia. Il petrolio viene venduto per non più di 1,25 lire al litro. Taksen ha indicato che molti di questi canali illegali sono stati smantellati dopo essere stati in funzione per tre anni, una volta in cui il suo articolo è stato pubblicato.

• Secondo Diken e OdaTV, David Cohen, un funzionario del Dipartimento di Giustizia, dice che ci sono individui turchi che, in qualità di intermediari, vendono il petrolio dell’ISIS attraverso la Turchia.

• Il 14 ottobre 2014 un parlamentare tedesco del partito dei Verdi ha accusato la Turchia di consentire il trasporto di armi dell’ISIS sul suo territorio, nonché la vendita di petrolio.

La Turchia assiste l’ISIS nel reclutamento
• Kerim Kilicdaroglu ha sostenuto il 14 ottobre 2014, che gli uffici dell’ISIS di Istanbul e Gaziantep sono stati usati per reclutare combattenti. Il 10 ottobre 2014, il muftì di Konya ha detto che 100 persone di Konya si sono unite all’ISIS 4 giorni fa. (Vedi qui )

• OdaTV sostiene che Takva Haber serve come canale di propaganda per l’ISIS per reclutare individui di lingua turca in Turchia e Germania. L’indirizzo a cui questo sito di propaganda è registrato corrisponde all’indirizzo di una scuola chiamata Irfan Koleji, istituita da Ilim Yayma Vakfi, una fondazione a sua volta creata, tra gli altri, da Erdogan e Davutoglu. Si è quindi stabilito che il sito di propaganda fosse gestito dalla scuola della fondazione avviata dai membri dell’AKP.

• Il Ministro dello Sport Suat Kilic, membro dell’AKP, ha visitato gli jihadisti salafiti che sono sostenitori dell’ISIS in Germania. Il gruppo è noto perché arriva ai sostenitori tramite la distribuzione gratuita del Corano e in quanto raccoglie fondi per sponsorizzare attacchi suicidi in Siria e in Iraq per la raccolta fondi.

• OdaTV ha prodotto un video che mostra presumibilmente militanti dell’ISIS che viaggiavano in autobus a Istanbul.

Le forze turche stanno combattendo a fianco dell’ISIS
• Il 7 ottobre 2014 IBDA-C, un’organizzazione militante islamica in Turchia, si impegna a sostenere l’ISIS. Un amico turco che è un comandante all’interno dell’ISIS, suggerisce che la Turchia sia “coinvolta in tutto questo” e che “10.000 membri dell’ISIS arriveranno in Turchia.” Un membro dell’Huda-Par, nel corso della riunione, afferma che i funzionari criticano l’ISIS ma in realtà simpatizzano con il gruppo (Huda-Par, “Partito della Causa Libera”, che è un partito politico sunnita fondamentalista curdo). Un membro del BBP sostiene che i funzionari del Partito di Azione Nazionale (MHP) siano vicini ad abbracciare l’ISIS. Nel corso della riunione si afferma che i militanti dell’ISIS arrivano in Turchia spesso a riposare, come se si stessero prendendo una pausa dal servizio militare. Asseriscono che la Turchia sperimenterà una rivoluzione islamica, e i turchi dovrebbero essere pronti per la jihad. (Vedi qui)

• Seymour Hirsch afferma nella London Review of Books che l’ISIS ha effettuato attacchi col gas sarin in Siria e che la Turchia ne era informata. “Per mesi era serpeggiata una forte preoccupazione tra gli alti vertici militari e la comunità dei servizi segreti sul ruolo nella guerra dei paesi adiacenti alla Siria, in particolare la Turchia. Il Primo Ministro Recep Erdogan era noto per il suo sostegno al Fronte al-Nusra, una fazione jihadista tra l’opposizione ribelle, così come altri gruppi ribelli islamici. ‘Sapevamo che c’erano alcuni nel governo turco,’ mi ha detto un ex funzionario dell’intelligence americana di alto livello e che ha accesso all’attuale intelligence, ‘che hanno creduto di poter ottenere la testa di Assad in una stretta per dilettarsi con un attacco sarin all’interno della Siria – e costringendo Obama a mantenere la sua minaccia di linea rossa.”

• Il 20 settembre 2014 Demir Celik, membro del Parlamento con il Partito Democratico del Popolo (HDP) ha dichiarato che le forze speciali turche combattono con l’ISIS.

La Turchia ha aiutato l’ISIS nella battaglia per Kobani
• Anwar Moslem, sindaco di Kobani, il 19 settembre 2014 ha proclamato: “Sulla base dell’intelligence abbiamo due giorni prima dello scoppio dell’attuale guerra, i treni pieni di forze e munizioni, che passavano di lì a nord di Kobane, avevano lunghe soste da un’ora e dieci a venti minuti in questi villaggi: Salib Qaran, Gire Sor, Moshrefat Ezzo. Ci sono prove, testimoni e video su tutto questo. Perché l’ISIS è forte solo ad est di Kobane? Perché non è forte anche a sud o ovest? Dal momento che questi treni si sono fermati in villaggi situati nella parte orientale di Kobane, immaginiamo che avevano portato le munizioni e le forze supplementari per l’ISIS.” Nel secondo articolo datato 30 settembre 2014, una delegazione del CHP ha visitato Kobani, dove la gente del posto ha affermato che tutto, dai vestiti che i militanti ISIS indossavano alle loro pistole, proveniva dalla Turchia. (Vedi qui)

• Distribuito da Nuhaber, un video mostra convogli militari turchi che trasportano carri armati e munizioni muoversi liberamente sotto le bandiere dell’ISIS nella regione di Cerablus e al valico di frontiera di Karkamış (25 settembre 2014). Ci sono scritte in lingua turca sui camion.

• Salih Muslim, capo del PYD, asserisce che 120 militanti hanno attraversato la Siria dalla Turchia tra il 20 e il 24 ottobre 2014.

• Secondo un editoriale scritto da un comandante delle YPG sul New York Times il 29 ottobre 2014, la Turchia consente che i militanti dell’ISIS e le loro attrezzature passino liberamente oltre il confine.

• Diken ha riferito, “i combattenti dell’ISIS hanno attraversato il confine dalla Turchia in Siria, sopra i binari dei treni turchi che delineano il confine, in piena vista dei soldati turchi. Sono stati raggiunti dai combattenti del PYD e si sono fermati.”

• Un comandante curdo a Kobani sostiene che i militanti dell’ISIS siano in possesso di timbri d’ingresso turchi sui loro passaporti.

• I curdi che cercano di unirsi alla battaglia a Kobani sono allontanati dalla polizia turca al confine turco-siriano.

• OdaTV ha rilasciato una fotografia che ritrae un soldato turco in rapporti di amicizia con i militanti dell’ISIS.

La Turchia e l’ISIS condividono una visione del mondo
• Rapporti dell’RT riguardo le osservazioni del vicepresidente Joe Biden che descrivono il sostegno turco all’ISIS.

• Secondo l’Hurriyet Daily News il 26 settembre 2014, “I sentimenti dei pesi massimi dell’AKP non sono limitati ad Ankara. Sono rimasto scioccato nel sentire parole di ammirazione per l’ISIL da parte di alcuni funzionari di alto livello, anche a Sanliurfa. ‘Sono come noi, in lotta contro le sette grandi potenze nella guerra d’Indipendenza,’ ha detto uno.” “Piuttosto che il [Partito dei lavoratori del Kurdistan] PKK dall’altra parte, avrei preferito avere l’ISIL come vicino di casa,” ha detto un altro.”

• Cengiz Candar, un giornalista turco di tutto rispetto, ha sostenuto che il MIT ha aiutato come “promotore” lo Stato islamico in Iraq e Siria, così come altri gruppi jihadisti.

• Un membro del consiglio dell’AKP ha postato sulla sua pagina Facebook: “Per fortuna l’ISIS esiste… Possa tu mai rimanere a corto di munizioni…”

• Un supervisore turco dell’Istituto della Previdenza Sociale utilizza il logo dell’ISIS nelle corrispondenze interne.

• Bilal Erdogan e alcuni funzionari turchi incontrano presunti combattenti dell’ISIS.

 

LA COLUMBIA UNIVERSITY DELLA CITTA’ DI NEW YORK ISTITUTO PER LO STUDIO DEI DIRITTI UMANI
Documento di Ricerca di
David L. Phillips è Direttore del Programma sulla costruzione della pace e dei diritti presso l’Istituto per lo Studio dei Diritti Umani della Columbia University. Ha servito come consulente senior e esperto per gli Affari Esteri per il Dipartimento di Stato americano.