Detenuto malato: Siamo soggetti a pratiche disumane

Il detenuto malato Hasan Aşa nel carcere di Diyarbakir di tipo D ha affermato che sono soggetti a pratiche disumane. Il detenuto Hasan Aşa (44) è rimasto nel carcere chiuso di tipo D di Diyarbakir in attesa di giudizio per 3 anni, e ha scritto recentemente una lettera per richiamare l’attenzione sulla violazione dei diritti nel carcere.

La lettera di Aşa è come segue:

” La perquisizioni disumane e derogatorie contro gli arrestati continuano nel carcere chiuso di Tipo D di Diyarbakir. Recentemente, le violazioni dei diritti sono in aumento come riflesso delle politiche di guerra della dittatura fascista dell’AKP. Negli ultimi due mesi i detenuti sono stati soggetti a perquisizioni derogatorie e disumane lungo il percorso verso l’ospedale e il tribunale.
Chi non si attiene viene portato in tribunale con la forza, mentre i detenuti malati non si possono recare in ospedale. Il 9 settembre 2017 per andare all’ospedale mi sono recato presso la ricezione e sono passato attraverso perquisizioni delle guardie e i macchinari a raggi -X, ma sono stato ostacolato dal visitare l’ospedale perchè non avevo accettato le pratiche derogatorie e disumane imposte dal personale militare. Sono stato in carcere per 3 anni. Dagli ultimi 9 mesi ho necessità di una cura di emodialisi. Ho un rapporto della commissione medica che afferma che la perdita totale della funzione è del 90%, e che sono in pericolo di vita se non vengo sottoposto a dialisi 3 volte alla settimana. Ma non mi è permesso andare all’ospedale.”

Aşa è stato arrestato l’11 luglio 2014 per “propaganda terroristica” perchè aveva partecipato alla manifestazioni del Partito Democratico delle Regioni (Demokratik Bölgeler Partisi – DBP) e ha ricevuto un totale di 13 anni e 5 mesi di carcere per 6 casi separati.