Demolito il 70% della città di Şırnak
Leyla Birlik, parlamentare dell’HDP, ha affermato che il 70% di Şırnak è stato demolito e che è stato detto agli abitanti di “andare dovunque desiderino”. Secondo Birlik, anche i quartieri situati fuori dalle zone degli scontri [avvenuti tra l’agosto del 2015 e il maggio del 2016, ndt] sono stati inclusi nei piani di demolizione, aprendo alla speculazione.
Birlik, deputata HDP di Şırnak, ha definito quanto accaduto a Şırnak e nelle altre città curde una delle grandi atrocità del Ventunesimo secolo e, parlando all’ANF, ha descritto la situazione generale a Şırnak e Cizre.
LA TIRANNIA DELLA SPECULAZIONE
Birlik ha affermato che la popolazione di Cizre, comprese donne, bambini e giovani, ha dimostrato una gloriosa resistenza di fronte al blocco attuato dallo stato e ha affrontato la morte pur di non abbandonare la propria casa e i luoghi in cui vive fronteggiando oppressione e tirannia. Ha messo in evidenza come la gente che stava provando a rimettere insieme la propria vita dopo il blocco, adesso deve pure affrontare la tirannia della speculazione. Birlik ha detto che il ricordo di quanti sono stati massacrati nei seminterrati è ancora vivo nei quartieri ora aperti alla speculazione edilizia e che i nuovi edifici sorgeranno proprio su quegli stessi siti in cui avvennero le uccisioni. Birlik ha aggiunto: “L’area con i seminterrati demoliti, tra i quartieri di Cudi e Sur, è stata consegnata agli speculatori prima che il dolore per quanti sono stati uccisi si fosse alleviato o i responsabili avessero pagato per i crimini commessi.”
“ANDATE DOVE VOLETE”
Birlik ha affermato che lo stesso vale per Şırnak, dove il 70% del centro abitato è stato demolito. Secondo Birlik, la città è stata completamente distrutta e non è rimasto in piedi nulla che abbia a che fare con la vita, con l’intero centro abitato trasformato in un cantiere, con escavatori e gru; come se questo non fosse abbastanza, poi, anche i quartieri situati fuori dalla zona degli scontri sono stati inclusi nelle aree da demolire. Birlik ha aggiunto: “Altre 460 case sono state incluse nell’ordine di demolizione. Alle famiglie sono stati mandati avvisi di evacuazione due mesi fa, ma i residenti del quartiere non hanno nessun posto dove andare adesso.” Birlik ha sottolineato che quasi tutte le case demolite fossero di proprietà dei residenti e che c’erano solo pochi affittuari e ha continuato dicendo: “Alle famiglie non è stato corrisposto alcun tipo di compensazione di nessun genere e gli avvisi inviati dicevano che dovevano evacuare entro tre giorni, altrimenti le loro case sarebbero state demolite con dentro tutti i loro averi. Quando le persone chiedevano alle istituzioni statali preposte dove poter andare, venivano congedate con la risposta ‘andate dove volete’.”
VENDETTA CONTRO IL POPOLO
Birlik ha messo l’accento sul fatto che lo stato si sta vendicando contro la gente che ha dormito in tenda per mesi pur di non abbandonare la propria città e ha affermato: “Come se non fosse stato abbastanza distruggere la vita e la cultura di un popolo, stanno anche impedendo che questa gente possa ricostruirsi le proprie vite. Hanno già iniziato a costruire palazzi della TOKI [Amministrazione per lo Sviluppo Abitativo – agenzia per gli alloggi sostenuta dal governo, ndt], di 10 piani senza il consenso della popolazione.” Birlik ha anche affermato che tutti i ricorsi fatti dalla gente in tribunale contro queste demolizioni illegali sono stati respinti.
STRAPPATI VIA DALLA PROPRIA TERRA
La deputata HDP ha evidenziato come la popolazione curda veda queste imposizioni come un attacco alla propria identità: “La gente di Şırnak è consapevole che tale dispotismo e distruzione si siano realizzati a causa del fatto che sono curdi e lo esprimono apertamente. Dire alle persone che verranno dati loro dei contributi per l’affitto e che possono andare dovunque vogliano significa, in pratica, buttarli fuori dalla propria terra. Come può una famiglia con sette bambini sbarcare il lunario a Istanbul con i soli contributi per l’affitto? La sola questione è quella dell’affitto? La questione è la vita della gente, il loro lavoro, il passato, la storia, i figli: la questione è rappresentata da tutto. Come deputati dell’HDP abbiamo avviato innumerevoli iniziative per fermare le demolizioni, ma tutti i nostri tentativi sono stati vani.”
ŞIRNAK NON OBBEDIRÀ
Birlik ha messo in evidenza che il motivo per cui il governo dell’AKP preme così tanto su Şırnak è che la gente non obbedirà loro a nessuna condizione e ha aggiunto che l’AKP è disturbato dalla resilienza di Şırnak, dove l’HDP aveva ottenuto il 97% delle preferenze alle elezioni del 7 giugno 2015. Birlik ha anche sofferto in prima persona per colpa del blocco statatle a Şırnak. “Come altre migliaia di persone” – ha detto – “anche la famiglia di mio marito ha perso la propria casa. La loro casa è stata demolita, la nostra è stata assaltata e le porte buttate giù. Se possono buttare giù le porte della casa di un membro del parlamento, immaginate cosa possono fare ai cittadini.”
La deputata HDP di Şırnak MP ha affermato che l’HDP ha lanciato la cosiddetta “Veglia per la Coscienza e la Giustizia” per costruire una vita nuova contro il fascismo e ha aggiunto: “Non ci saranno democrazia, diritti umani e libertà fondamentali, educazione civica, pace e fraternità laddove si sono persi giustizia e coscienza. Dobbiamo, quindi, costruire coscienza e giustizia e proteggere questi valori.”