Comitato Centrale del PKK decide il programma per il 41° anno
Il Comitato Centrale del Partito dei Lavoratori del Kurdistan all’inizio di ottobre ha tenuto la sua riunione annuale e definito una programmazione per il 41° anno del partito.
Con una dichiarazione scritta, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) ha condiviso con il pubblico i risultati e la pianificazione annuale della sua riunione ordinaria. La riunione tenuta all’inizio di ottobre, ha analizzato il lavoro del PKK nell’anno trascorso in tutte le sue dimensioni e ha deciso gli obiettivi da realizzare nel 41° anno di esistenza del patito. Il 27 novembre il PKK celebra i suoi 40 anni di esistenza.
Nella dichiarazione viene registrato che si è ampiamente della fase in Medio Oriente, iniziata con la vittoria delle Forze Siriane Democratiche (FSD) su Stato Islamico (IS) a Raqqa e proseguita con l’occupazione di Efrîn da parte del regime AKP-MHP, gli attacchi contro le zone di difesa di Medya e Şengal e con attacchi politici e militari ininterrotti nel Kurdistan del nord. Anche il significato e gli eventi della guerra di popolo rivoluzionaria portata avanti dal movimento di liberazione curdo e dalla popolazione e il suo significato per il Kurdistan e il Medio Oriente, sono stati argomento della riunione. Così la dichiarazione recita: Con grandi sacrifici il nostro partito e la nostra popolazione nello scorso anno attraverso la loro resistenza hanno mostrato che fino alla fine persevereranno per una vita libera e la porteranno a una vittoria.”
Gradi possibilità per i popoli del Medio Oriente
Nella dichiarazione conclusiva della riunione annuale, la guerra condotta in Medio Oriente viene definita come 3° guerra mondiale. Questa si sarebbe ulteriormente allargata nello scorso anno e anche se attraverso la guerra mondiale, parti del sistema e delle istituzioni che sono state create dopo la 2° guerra mondiale sono crollate, gli attori della 3° guerra mondiale non dispongono della forza di mettere fine alla guerra e di stabilire un nuovo sistema mondiale. „Per questo la guerra mondiale si allargherà ancora e diventerà più profonda. Questo però significa anche che il movimento curdo e i popoli della regione nella loro lotta per la libertà e la democrazia, avranno grandi potenziali e possibilità”, così il PKK nella sua dichiarazione.
Portare alla caduta il fascismo AKP-MHP
Il PKK regista che la resistenza di 40 anni ha portato a vincere in larghe parti la mentalità e la politica responsabile della negazione dei diritti della popolazione curda e dei diritti democratici dei popoli nel mondo arabo e a livello globale. “Unicamente la Turchia e l’Iran anche oggi restano fermi nella loro rigida logica di negazione e annientamento. È stata presa la decisione di assumere contro l’Iran un atteggiamento politico ponderato. Ma contro il fascismo della repubblica turca si continuerà a puntare sulla linea della lotta rivoluzionaria di popolo. Questo obiettivo deve essere seguito con maggiore intensità per potare alla caduta il fascismo AKP-MHP. Per questo la popolazione curda e le sue amiche e i suoi amici in tutte le parti del Kurdistan e all’estero, e soprattutto i popoli della Turchia, nonché le forze rivoluzionarie democratiche vanno chiamati a una lotta comune,” così il PKK.
Un monito al regime dell’AKP e l’isolamento di Abdullah Öcalan
Il Comitato Centrale del PKK ha analizzato le condizioni ampliate di isolamento sull’isola carcere di Imrali e la collegata situazione di tortura contro Abdullah Öcalan. Il governo turco verrà nuovamente ammonito e invitato a fermare immediatamente questa pratica.
Nella riunione annuale in questo contesto, la rottura dell’isolamento e la creazione di condizioni di libertà per Öcalan sono state dichiarate richiesta centrale della lotta antifascista e democratica a tutti i livelli. Con l’obiettivo de “La rottura dell’isolamento, la caduta del fascismo e la liberazione del Kurdistan” è stato decisa per l’intero corso del 41° anno di resistenza del PKK una pianificazione di azioni nelle modalità di una campagna.
Sugli ulteriori obiettivi del PKK per l’anno venturo è stato registrato quanto segue:
Il Kurdistan del nord e la Turchia
“Con la prospettiva degli obiettivi citati, invitiamo la nostra popolazione e tutte le forze rivoluzionarie e democratiche nel Kurdistan del nord e nelle metropoli della Turchia a rafforzare la resistenza antifascista su tutti i fronti. Anche il periodo della campagna elettorale in questo senso andrebbe trasformato in una resistenza antifascista. Su questo percorso invitiamo a portare insieme il fascismo dell’AKP alla caduta per liberare i popoli e l’umanità da questa piaga fascista.
I popoli del nordest della Siria
Invitiamo i popoli del nordest della Siria e le loro forze di libertà a liberare Efrîn dall’occupazione fascista, a costruire il sistema democratico secondo le realtà di vita del popolo in lotta e a essere sempre pronti a proteggere la Rivoluzione della Libertà contro qualsiasi attacco.
La popolazione del Kurdistan del sud e le sue forze politiche
Il nostro appello alla nostra popolazione nel Kurdistan del sud e alle sue forze politiche libertarie, è di smascherare gli attori collaboranti e che commettono tradimento nei confronti della propria popolazione e di impegnarsi con ancora più forza contro l’occupazione fascista della Turchia nel Kurdistan del sud e per la difesa delle zone di difesa di Medya.
La popolazione del Kurdistan orientale
Invitiamo la nostra popolazione nel Kurdistan orientale a portare avanti i loro lavori di formazione e il loro livello di auto-organizzazione.
La nostra popolazione all’estero
In particolare alla nostra popolazione al di fuori del Kurdistan e soprattutto in Europa, va l’appello a farsi carico della campagna per la rottura dell’isolamento di Abdullah Öcalan, per la caduta del fasciamo e la liberazione del Kurdistan e di metterla in pratica con molteplici forme di azione.”
Meglio preparati e con grandi obiettivi
A conclusione della dichiarazione del PKK si afferma che nella riunione annuale del Comitato Centrale è stata fatta approfondita critica e autocritica, e che in questo senso l’anniversario del PKK segnerà anche un nuovo inizio. Il partito si è preparato ancora meglio per il 41° anno di resistenza e si è dato obiettivo ancora più alti. “In questo anno lotteremo ancora meglio e conquisteremo grandi vittorie. Abbatteremo il sistema di tortura di Imrali e aiuteremo la libertà a vincere”, così il PKK. Nella persona di Bêrîtan il Comitato Centrale ricorda tutti i caduti e tutte le cadute del movimento e invita nuovamente la popolazione condurre con forza la lotta per la caduta del fascismo, per la libertà di Öcalan e per la liberazione del Kurdistan.