Cittadinanza onoraria a Öcalan, il sindaco Orlando: “Siamo orgogliosi”

Di seguito le dichairazioni e rassegna stampa italiana sulla Cittadinanza Onoraria conferita dal Comune di Palermo il 14 dicembre 2015 al “popolo curdo per tramite il suo leader Ocalan”.

COBAS: Palermo ha vissuto 3 giornata di intensa partecipazione con le sorti ndel popolo curdo, culminate con la Cittadinanza Onoraria a Ocalan da oltre 15 anni priogioniero nell’isola di Imrali : sabato 12/12 un festoso corteo ha percorso le vie di Palermo con presenze da tutte l’Isola e delegazioni dal resto d’Italia ; domenica 13/12 l’Assemblea con i rappresentanti curdi, ha fatto ancor più comprendere le difficoltà attuali dello stato di guerra scatenato da Erdogan nei territori curdi , dove si resiste al coprifuoco e all’aggressione che fà già numerose vittime.

Le memorabili giornate di Palermo sono state rese possibili dal costante lavoro di sostegno alla causa curda operato dal coordinamento ” Palermo solidale con il popolo curdo”, di cui è parte integrante la Confederazione Cobas che intesse da anni rapporti diretti con i rappresentanti del popolo curdo e attraverso i progetti solidali.

La Cittadinanza Onoraria ad Ocalan va a merito del Comune di Palermo e al sindaco Orlando, che hanno mantenuto fede all’impegno e resistito alle molteplici pressioni governative e istituzionali intese a farli recedere.

Questo nobile esempio potrà essere da stimolo per molti altri sindaci e municipalità , così che si possa procedere dal basso al riconoscimento e alla cooperazione del popolo curdo, che invece latita in sede governativa nonostante il valente e riconosciuto internazionalmente contributo dei combattenti curdi alla guerra contro l’Isis , ma stante gli sporchi affari economico-militari che l’Italia intrattiene con il governo turco che foraggia l’Isis !

Il riconoscimento in sede UE e ONU dei diritti del popolo curdo, la cancellazione del PKK dalla famigerata ” black list”,la liberazione di Ocalasn “portatore di convivenza universale con il Confederalismo Democrastico”,la cessazione dello stato di guerra contro i curdi in Turchia, la sconfitta dell’Isis e dei progetti di neospartizione del Medio Oriente, la fine dell’occupazione israeliana del territorio palestinese, sono l’impegno presente di tutti noi , di quanti si battono per la giusta pace e per l’autonomia democratica dei popoli mediorientali.
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Palermo Repubblica
Cittadinanza onoraria a Öcalan, il sindaco Orlando: “Siamo orgogliosi”
Cerimonia a Palazzo delle Aquile per il leader curdo del Pkk. Due giorni di iniziative in città.
Il sindaco Leoluca Orlando ha conferito la cittadinanza onoraria di Palermo al popolo curdo e per esso al suo riconosciuto rappresentante, Abdullah Ocalan. A ritirare la cittadinanza onoraria è stata Ebru Gunay avvocato del leader del Pkk, il partito dei lavoratori del Kurdistan, che da oltre 17 anni è rinchiuso in regime di isolamento in un carcere turco. Alla cerimonia di Palazzo delle Aquile, oltre al sindaco Orlando e all’avvocato Ebru Gunay, erano presenti, tra gli altri gli assessori alla Partecipazione e alla Scuola, Giusto Catania e Barbara Evola, i consiglieri comunali e il presidente della Consulta delle Culture, Adham Darawsha. Questa è solo una delle tappe della due giorni di iniziative in onore del popolo curdo promosse da comitati e centri sociali in città.

Il sindaco Leoluca Orlando ha conferito la cittadinanza onoraria di Palermo al popolo curdo e per esso al suo riconosciuto rappresentante, Abdullah Ocalan. A ritirare la cittadinanza onoraria è stata Ebru Gunay avvocato del leader del Pkk, il partito dei lavoratori del Kurdistan, che da oltre 17 anni è rinchiuso in regime di isolamento in un carcere turco. Alla cerimonia di Palazzo delle Aquile, oltre al sindaco Orlando e all’avvocato Ebru Gunay, erano presenti, tra gli altri gli assessori alla Partecipazione e alla Scuola, Giusto Catania e Barbara Evola, i consiglieri comunali e il presidente della Consulta delle Culture, Adham Darawsha. Questa è solo una delle tappe della due giorni di iniziative in onore del popolo curdo promosse da comitati e centri sociali in città.

“Siamo molto orgogliosi – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – di aver conferito al popolo curdo e per esso al suo leader, Abdullah Ocalan la cittadinanza onoraria di Palemo. A conferma del sacrosanto diritto di questo popolo di aver riconosciuto l’esistenza della propria terra: il Kurdistan, una regione divisa tra Turchia, Siria, Iraq ed Iran. La città di Palermo – ha aggiunto -, riconosce, così, le costanti azioni di promozione dei diritti umani, di tutela del diritto alla vita, di sostegno alle garanzie internazionali che devono essere previste per tutte le donne e gli uomini del pianeta, indipendentemente dall’appartenenza culturale, dalla provenienza e dall’orientamento religioso, politico, filosofico e sessuale. La nostra adesione alla campagna contro la pena di morte con il conferimento di cittadinanza onoraria a numerosi condannati a morte e la convinzione che la mobilità umana debba essere riconosciuta come un diritto inalienabile rappresentano caratteristica qualificante di una città che, con la Carta di Palermo, ha esplicitato la sua missione politica per la costruzione della pace nel mondo e prioritariamente, in ragione della sua collocazione geografica, nel bacino del Mediterraneo”.

“Il popolo curdo è il primo antidoto alla violenza dell’Isis sul piano militare ma soprattutto
politico e culturale. Il Senato approvi la mozione per rimuovere il Pkk dalla lista delle organizzazioni terroristiche, come ha già fatto la Camera dei deputati”. Lo ha detto il vicepresidente delle commissione Esteri della Camera, Erasmo Palazzotto, presente alla cerimonia. “Il comune di Palermo con questo riconoscimento – ha aggiunto – ha avuto il merito di rompere il muro di silenzio ipocrita dell’ Italia e dell’Ue sulla questione curda”.

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corrieredelmezzogiorno.corriere.it
Palermo, Orlando: cittadinanza onoraria a Ocalan e al popolo curdo

A ritirare la pergamena è stata Ebru Gunay avvocato del leader del Pkk che da oltre 17 anni è rinchiuso in regime di isolamento in un carcere turco

Il sindaco Leoluca Orlando ha conferito la cittadinanza onoraria di Palermo al popolo curdo e al suo riconosciuto rappresentante, Abdullah Öcalan. A ritirare la cittadinanza onoraria è stata Ebru Gunay avvocato del leader del Pkk, il partito dei lavoratori del Kurdistan, che da oltre 17 anni è rinchiuso in regime di isolamento in un carcere turco. Alla cerimonia di Palazzo delle Aquile, oltre al sindaco Orlando e all’avvocato Ebru Gunay, erano presenti, tra gli altri, gli assessori alla Partecipazione e alla Scuola, Giusto Catania e Barbara Evola, i consiglieri comunali e il presidente della Consulta delle Culture, Adham Darawsha.

«Siamo molto orgogliosi – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – di aver conferito al popolo curdo e per esso al suo leader, Abdullah Ocalan la cittadinanza onoraria di Palermo. A conferma del sacrosanto diritto di questo popolo di aver riconosciuto l’esistenza della propria terra: il Kurdistan, una regione divisa tra Turchia, Siria, Iraq ed Iran. La città di Palermo – continua il sindaco -, riconosce, cosi, le costanti azioni di promozione dei diritti umani, di tutela del diritto alla vita, di sostegno alle garanzie internazionali che devono essere previste per tutte le donne e gli uomini del pianeta, indipendentemente dall’appartenenza culturale, dalla provenienza e dall’orientamento religioso, politico, filosofico e sessuale. La nostra adesione alla campagna contro la pena di morte con il conferimento di cittadinanza onoraria a numerosi condannati a morte e la convinzione che la mobilità umana debba essere riconosciuta come un diritto inalienabile rappresentano caratteristica qualificante di una città che, con la Carta di Palermo, ha esplicitato la sua missione politica per la costruzione della pace nel mondo e prioritariamente, in ragione della sua collocazione geografica, nel bacino del Mediterraneo».

«Il nostro ringraziamento – conclude il sindaco di Palermo – va ad Abdullah Ocalan, che rappresenta il simbolo della lotta del popolo curdo, per il riconoscimento della sua autonomia politica e per la sua auto-determinazione. Egli è stato il promotore e l’artefice del processo di pace, riconducendo dentro canali esclusivamente politici la rivendicazione di un intero popolo, senza dimenticare che ancora oggi si trova rinchiuso in un carcere speciale, nell’isola di Imrali, in condizioni di isolamento tanto gravi da esser state giudicate “disumane” nel 2003 dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, condizione che si rivela un ostacolo alla soluzione pacifica della questione curda e rappresentano simbolicamente la condizione di isolamento che vive l’intero popolo curdo, la cui richiesta di “autonomia democratica” all’interno della Turchia e il riconoscimento delle differenze culturali sono costantemente mortificati. Infine, porgo il mio ringraziamento all’avvocato di Ocalan, Ebru Gunay per essere stata qui a Palermo e alla quale ho confermato l’amicizia del popolo palermitano e siciliano con quello curdo».

Per il presidente della Consulta delle Culture, Adham Darawsha, «la cittadinanza onoraria a Ocalan è l’ennesima prova che Palermo mette al primo posto i diritti delle persone e quindi dei popoli. Come fu nel caso del leader palestinese Barghuti. Anche oggi vogliamo cercare di dare un segnale tangibile di solidarietà verso un popolo che ha subito troppe ingiustizie. Auspicando che la Turchia riprenda al più presto le trattative di pace e cessi ogni violenza nel confronto del popolo curdo». «Abbiamo deciso di realizzare un doppio originale della pergamena – ha aggiunto Orlando – Uno lo consegniamo all’avvocato di Ocalan, l’altro lo conserviamo qui perché vogliamo darlo un giorno a lui».

«Questa cittadinanza onoraria ha un significato importante. Da 17 anni – ha detto Ebru Gunay legale del leader curdo del Pkk – Ocalan è detenuto in regime di isolamento totale, auspichiamo che questo isolamento venga rotto e lui possa venire qui a Palermo a ritirarla. Grazie per aver fatto questo gesto al popolo curdo». «Nel 1998 – ha aggiunto l’assessore comunale alla mobilità Giusto Catania – Palermo aveva lanciato un messaggio per la liberazione di Ocalan; questa cittadinanza onoraria la consideriamo un risarcimento alla Costituzione che all’articolo 10 contempla il diritto di asilo e non ammette l’estradizione».
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palermotoday.it
Cittadinanza onoraria a Ocalan, cerimonia a Palazzo delle Aquile A ritirare il riconoscimento è stata Ebru Gunay avvocato del leader del Pkk, il partito dei lavoratori del Kurdistan, che da oltre 17 anni è rinchiuso in regime di isolamento in un carcere turco. Presenti anche gli assessori Catania ed Evola

Cittadinanza onoraria a Ocalan, la cerimonia a Palazzo delle Aquile

Oggi pomeriggio, presso la Sala consiliare di Palazzo delle Aquile, il sindaco Leoluca Orlando ha conferito la cittadinanza onoraria di Palermo al popolo curdo e per esso al suo riconosciuto rappresentante, Abdullah Öcalan. A ritirare la cittadinanza onoraria è stata Ebru Gunay avvocato del leader del Pkk, il partito dei lavoratori del Kurdistan, che da oltre 17 anni è rinchiuso in regime di isolamento in un carcere turco. Alla cerimonia di Palazzo delle Aquile, oltre al sindaco Orlando e all’avvocato Ebru Gunay, erano presenti, tra gli altri gli assessori alla Partecipazione e alla Scuola, Giusto Catania e Barbara Evola, i consiglieri comunali e il presidente della Consulta delle Culture, Adham Darawsha.

“Siamo molto orgogliosi – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – di aver conferito al popolo curdo e per esso al suo leader, Abdullah Ocan la cittadinanza onoraria di Palemo. A conferma del sacrosanto diritto di questo popolo di aver riconosciuto l’esistenza della propria terra: il Kurdistan, una regione divisa tra Turchia, Siria, Iraq ed Iran. La città di Palermo – continua il sindaco -, riconosce, cosi, le costanti azioni di promozione dei diritti umani, di tutela del diritto alla vita, di sostegno alle garanzie internazionali che devono essere previste per tutte le donne e gli uomini del pianeta, indipendentemente dall’appartenenza culturale, dalla provenienza e dall’orientamento religioso, politico, filosofico e sessuale. La nostra adesione alla campagna contro la pena di morte con il conferimento di cittadinanza onoraria a numerosi condannati a morte e la convinzione che la mobilità umana debba essere riconosciuta come un diritto inalienabile rappresentano caratteristica qualificante di una città che, con la Carta di Palermo, ha esplicitato la sua missione politica per la costruzione della pace nel mondo e prioritariamente, in ragione della sua collocazione geografica, nel bacino del Mediterraneo”.

“Il nostro ringraziamento – conclude il sindaco di Palermo – va ad Abdullah Öcalan, che rappresenta il simbolo della lotta del popolo curdo, per il riconoscimento della sua autonomia politica e per la sua auto-determinazione. Egli è stato il promotore e l’artefice del processo di pace, riconducendo dentro canali esclusivamente politici la rivendicazione di un intero popolo, senza dimenticare che ancora oggi si trova rinchiuso in un carcere speciale, nell’isola di Imrali, in condizioni di isolamento tanto gravi da esser state giudicate “disumane” nel 2003 dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, condizione che si rivela un ostacolo alla soluzione pacifica della questione curda e rappresentano simbolicamente la condizione di isolamento che vive l’intero popolo curdo, la cui richiesta di “autonomia democratica” all’interno della Turchia e il riconoscimento delle differenze culturali sono costantemente mortificati. Infine, porgo il mio ringraziamento all’avvocato di Ocalan, Ebru Gunay per essere stata qui a Palermo e alla quale ho confermato l’amicizia del popolo palermitano e siciliano con quello curdo”.

“Il riconoscimento al popolo curdo, attraverso il suo leader Abdullah Ocalan – ha detto l’assessore alla Partecipazione, Giusto Catania – è un atto di solidarietà nei confronti di un popolo che sta combattendo il terrorismo e l’espansione del Califfato; un popolo che lotta per la sua autodeterminazione territoriale, diritto cancellato anche per la responsabilità della comunità internazionale. Consegnare nelle mani del suo leader Abdullah Ocalan la cittadinanza al popolo curdo è anche un atto di risarcimento nei confronti di un leader politico cui, in sfregio all’art.10 della nostra Costituzione, il nostro Paese non ha garantito il diritto d’asilo”.

Per il presidente della Consulta delle Culture, Adham Darawsha, “a cittadinanza onoraria a Ocalan è l’ennesima prova che Palermo mette al primo posto i diritti delle persone e quindi dei popoli. Come fu nel caso del leader palestinese Barghuti. Anche oggi vogliamo cercare di dare un segnale tangibile di solidarietà verso un popolo che ha subito troppe ingiustizie. Auspicando che la Turchia riprenda al più presto le trattative di pace e cessa ogni violenza nel confronto del popolo curdo”.

SEL – “Con la cittadinanza onoraria a Ocalan e al popolo Curdo il comune di Palermo ha rotto il muro di ipocrisia e di silenzio di Italia e UE”, lo afferma il vicepresidente della commissione esteri della Camera, Erasmo Palazzotto di Sinistra Italiana, intervenuto oggi alla cerimonia svoltasi nella sala consiliare del Comune di Palermo. Per Palazzotto “la speranza é che altre amministrazioni seguano l’esempio di Palermo. Oggi il popolo curdo è l’antidoto alla violenza dell’Isissotto il profilo militare ma soprattutto politico e culturale”