Chiusi centri artistici e culturali nel Kurdistan Orientale
Dopo aver esercitato pressioni crescenti sui centri artistici e culturali, il regime iraniano ha impedito che potessero proseguire le proprie attività.
Il centro artistico e culturale di Fakhre Razi nella città di Shino è stato chiuso. Anche il Centro per lo Studio della Lingua Curda nella città di Ilam è stato chiuso dalle forze di sicurezza.
Secondo le fonti locali, nel corso degli ultimi giorni, l’associazione per l’arte e la cultura di Fakhre Razi, che operava in base ad una licenza da parte del Centro Soma, è stata chiusa ed è stato vietato l’insegnamento della lingua curda.
La accusa mossa contro di loro è che non avrebbero una licenza per operare. Il centro stava invece lavorando nell’ambito del Centro Soma che è un centro legale che vanta molte sedi a Mehabad, Bokan, Serdesht, Bane, Piranshar, Seqiz, Qurwe e in altri villaggi.
Il centro di formazione Fakhre Razi era attivo da circa un anno e mezzo nella città di Shino ed ha insegnato la lingua curda a più di quindici persone.
Inoltre, dopo una settimana di attività, è stata chiusa anche l’Associazione per l’Insegnamento della Lingua Curda ad Ilam che aveva una licenza ufficiale del Dipartimento per l’Indirizzo Culturale.
Anche l’Istituto di Arte e Cultura Ehmede Xani di Urmiye è stato chiuso il 20 giugno scorso su richiesta del Dipartimento per l’Indirizzo Culturale.
Intanto il nuovo presidente dell’Iran ha ripetutamente rivendicato di promuovere attività culturali, ma non ha fatto alcun tentativo di dare seguito alle sue promesse. Nessun tentativo è stato fatto da parte sua per applicare l’articolo 15 della Costituzione iraniana che sancisce la realizzazione di formazione nelle lingue delle nazionalità diverse da quella iraniana.
Rojhelat – Saziya Ehmedê Xanî