Carrara – Isis, Medio Oriente e Europa in tre incontri
“Se verrà la guerra” un ciclo di tre incontri per capire cosa è Isis, chi lo finanzia, chi lo combatte, cosa sta succedendo in Medio Oriente, tra Turchia e Siria, ed infine le conseguenze di tutto questo in Europa, in termini di migrazioni, frontiere, politiche di controllo e repressione.
All’interno di questo percorso la giornata di sabato 23 gennaio sarà dedicata al Kurdistan, con “l’opzione curda tra resistenza e autonomia” si cercherà di restituire la lotta di un popolo che, diviso tra Turchia, Siria e Iraq da decenni non solo resiste ad ogni tipo di persecuzione ma oggi ci propone anche un nuovo modello di società. Partiremo con la storia della guerrigliera Avesta raccontata da Marco Rovelli, scrittore e cantante, che ne ha seguito le tracce fino a Makhmur in Iraq, ma si parlerà anche dei massacri che da mesi sono ripresi nel Bakur da parte del governo Erdogan, delle città sotto coprifuoco e occupate militarmente, delle centinaia di omicidi e arresti politici con sui si cerca di bloccare la diffusione del modello confederalista e la volontà di autodeterminazione in Turchia. Si parlerà infine di quello che sta succedendo in Rojava, nel nord della Siria, dove uomini e donne, dopo aver liberato la città di Kobane circa un anno fa, continuano a conquistare terreno contro Daesh mentre costruiscono una società nuova basata su autonomia, parità di genere, ecologia e della loro carta del contratto sociale. Ci accompagneranno in questo viaggio Ferat Ak dell’ufficio di informazione del Kurdistan in Italia e Martina Bianchi per Rete Kurdistan e Coordinamento Toscana Kurdistan.
Gli incontri inizieranno il 16 gennaio, anniversario dei bombardamenti con cui 25 anni fa iniziò la guerra del Golfo, con il dibattito “il Medio Oriente al tempo dell’ISIS” durante il quale con Gabriele Proglio, docente preso l’università di Tunisi El Manar, Alessandro De Pascale, reporter di guerra e scrittore, e Maurizio Brotini, della segreteria regionale CGIL, cercheremo di rispondere a alcune domande sulla nascita dello stato islamico, la sua diffusione, i suoi finanziatori e gli attori e gli interessi che ruotano intorno a questo conflitto.
L’ultima data sarà invece il 30 gennaio quando con Youssef Sbai, vicepresidente dell’Unione delle comunità islamiche d’Italia, Felice Mometti, collaboratore de Il Manifesto e Paolo La Valle, collaboratore di Giap, rivista on line del progetto Wu Ming Foundation, ci interrogheremo sulle conseguenze in termini di migrazioni, frontiere, politiche di controllo e repressione nel dibattito: “Restiamo umani. Politiche europee tra controllo e repressione”.
Tutti i dibattiti sono promossi da Anpi Massa Carrara, Arci Massa Carrara, Filctem Cgil Massa Carrara, Rifondazione comunista Massa Carrara, Areaglobale, Csoa Casa Rossa, Collettivo Harlock e Coordinamento toscano per il Kurdistan e si terranno presso la biblioteca civica di Carrara dalle ore 17.