Bombe sul Kurdistan

Aerei da combattimento attaccano un quartiere residenziale, l’artiglieria colpisce le case. Il regime perseguita politici di sinistra-In Kurdistan la guerra del governo turco contro la popolazione si inasprisce sempre di più. Venerdì nella città di Sirnak sotto assedio da 60 giorni ci sono stati violenti combattimenti. Riprese video mostra edifici residenziali di più piani che crollano o vanno in fiamme dopo essere stati colpiti dai carri armati. A Nusaybin giovedì per la prima volta un quartiere residenziale è stato colpito da aerei da combattimento F-16 come ha riferito l’agenzia stampa curda Firat. Nella città al confine con la Siria dal 14 marzo vige lo stato di emergenza. Molti abitanti resistono senza acqua e elettricità nella città sotto i colpi dei carri armati e dell’artiglieria. Le unità di autodifesa YPS costituite dall’organizzazione giovanile del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) e da residenti hanno potuto finora impedire la penetrazione di esercito e unità speciali della polizia in diversi quartieri di Nusaybin difesi da barricate – ma il prezzo per questo è alto.

Nella regione Cukurca nella provincia di montagna di Hakkari la guerriglia del PKK nella notte tra giovedì e venerdì ha attaccato unità dell’esercito, sarebbero rimasti uccisi numerosi soldati. I rivoltosi hanno inoltre riferito l’abbattimento di un elicottero da combattimento di tipo »Cobra«. L’esercito ha confermato la caduta nella quale sono morti i piloti, ma ha parlato di un difetto tecnico. Inoltre diversi soldati sono rimasti feriti in un attacco a una caserma a Istanbul.

Intanto un tribunale ha emesso un ordine di arresto per il co-presidente del Partito Democratico delle Regioni (DBP), Kamuran Yüksek, per presunta appartenenza al PKK. Il politico venerdì è stato portato nel carcere di Diyarbakir. Il DBP governa circa 100 città e comuni nell’est curdo della Turchia e costituisce l’organizzazione con il maggior numero di iscritti del Partito Democratico dei Popoli (HDP) rappresentato in Parlamento. Una maggioranza del Consiglio di Partito del DBP composto da 70 componenti si trova ormai in carcere o è ricercato con mandato di cattura, due componenti del Consiglio sono stati uccisi dalla polizia. Alla vigilia del congresso del partito fissato per la fine di maggio, la Corte di Cassazione ha già dichiarato anticostituzionali parti del programma che si pronunciano a favore dell’ »autonomia democratica« per una soluzione della questione curda.

La prossima settimana il Parlamento turco dovrà decidere a voto segreto su una modifica costituzionale richiesta dal partito di governo AKP per mezzo della quale si vuole togliere l’immunità ai parlamentari. La legge mira all’HDP, contro i cui parlamentari si intendono sollevare 350 imputazioni per propaganda terroristica o offesa del Presidente Recep Tayyip Erdogan. Il CHP socialdemocratico e l’MHP fascista hanno già dichiarato al governo il loro assenso alla richiesta. Se la legge venisse approvata, fino a 50 dei 59 parlamentari dell’HDP rischiano l’arresto e in caso di condanna la perdita del mandato parlamentare. Il partito di governo così si avvicinerebbe di più alla maggioranza di due terzi di cui ha bisogno per l’introduzione del regime presidenziale richiesto da Erdogan. Per lunedì le associazioni curde e turche in diversi paesi europei chiamano a proteste davanti alle ambasciate e ai consolati turchi con lo slogan »Giù le mani dalla volontà popolare e dalla nostra voce in parlamento«.

di Nick Brauns JW
Foto: Sertac Kayar/Reuters