Bilancio di quattro mesi di battaglia a Kobanè

La relazione relativa al bilancio della battaglia di Kobanè durata quattro mesi è stata annunciata nel corso di una conferenza stampa congiunta dai rappresentanti delle YPG, dei Peshmerga e di Burkan Al Fırat.

Alla conferenza stampa congiunta hanno preso parte il comandante YPG Mahmut Berxwedan, Kawa Miray in qualità di portavoce ufficiale delle forze dei Peshmerga a Kobanè, Ebu Isa, comandante della brigata di Suvar Al Raqqa che si unita con Burkan Al Firat e i rappresentanti di Shems Al Shamal affiliati alla brigata Fecr Al Huriye.

In questa occasione, il comandante YPG Mahmut Berxwedan ha esteso il proprio ringraziamento a tutti coloro che hanno sostenuto i combattenti contro gli attacchi delle bande armate di ISIS descrivendo la battaglia di Kobanè una resistenza universale a difesa dell’umanità e di una società libera. Berxwedan ha affermato che tutti coloro che hanno preso parte alla resistenza hanno condiviso la vittoria, sottolineando che le loro operazioni continueranno incessantemente fino a che il Cantone di Kobanè sarà interamente ripulito dalle bande armate di ISIS.

Il Comandante YPG ha sottolineato con enfasi che la vittoria è stata raggiunta grazie ai liberi combattenti che hanno perso la loro vita nella resistenza di Kobanè, aggiungendo: “inchinandoci rispettosamente alla memoria di tutti i martiri, ribadiamo la nostra promessa di seguire il loro cammino.”

In seguito ha preso la parola Kawa Miray, portavoce ufficiale delle forze dei peshmerga a Kobanè, dicendo che: “Kobanè è stata ripulita dalle bande armate grazie all’unità messa in campo. In qualità di combattenti peshmerga, noipresentiamo questa vittoria al governo del Kurdistan Meridionale, al popolo kurdo e al popolo di Kobanè.”

Ebu İsa, comandante della brigata Suvar Al Raqqa, parlando anche per Burkan Al Fırat, ha evidenziato che la vittoria è stata raggiunta hraze all’unità di kurdi, arabi e altri popoli. La liberazione di Kobanè ha rappresentato l’inizio della cacciata dall’intera regione delle bande armate di ISIS e ha aggiunto: “Promettiamo davanti a Dio e a tutti che proteggeremo tutti i popoli e tutti gli oppressi. Invitiamo tutti i nostri cittadini a non prestare ascolto a ISIS che è un’organizzazione selvaggia creata per uccidere. La vittoria è vicina e promettiamo a tutti i popoli del Kurdistan e della Siria che li difenderemo.”

In seguito a questi interventi,Soreş Hesen, portavoce ufficiale del Comando YPG a Kobanè, ha presentato una relazione contenente il bilancio della bataglia durante quattro mesi. Questi i dati:

Le forze di difesa hanno messo in atto 220 azioni e altre 98 ; come anche 37 attacchi bomba suicidi;

Le milizie di ISIS hanno messo in atto 19 attacchi suicidi, perso 3710 dei loro membri, i corpi di 316 sono stati presi dalle YPG;

Le YPG hanno danneggiato 87 veicoli, 5 auto hammer e 2 panzers, fatto espodere 16 carriarmati, distrutto 8 armi contro gli attacchi aerei;

408 combattenti YPG/YPJ, 13 di Suvar Al Raqqa, 2 di Shems al Shamal, 2 facenti parte delle organizzazioni dell’ ala sinistra turca e un peshemerga hanno perso la vita nei combattimenti a Kobanè.

Il Comando del battaglione di Shams al Shamal che è affiliato a Fecr al-Huriye, sezione dell’Esercito Libero Siriano, ha reso una dichiarazione sulla lotta in atto per la giusta rivoluzione.

Nella dichiarazione il Comando ha affermato con convinzione che i membri di Shams al Shamal sono determinati a continuare la loro battaglia uniti alle forze YPG e YPJ finché raggiungeranno l’obbiettivo della giusta rivoluzione per tutti in Siria.