BDP: le operazioni KCK devono terminare

La co-Presidente del Partito della Pace e della Democrazia (BDP) Gültan Kışanak ha tenuto una conferenza stampa di fronte alla Ventiduesima Alta Corte Penale di Istanbul, dove nella mattinata di oggi è cominciata l’udienza di ventuno persone nell’ambito del caso KCK (Unione delle Comunità Kurde). Tra le persone processate oggi ci sono la vice co-Presidente del BDP Fatma Kurtulan ed il membro del Consiglio di partito Tuncer Bakırhan.

Durante il suo intervento, Gültan Kışanak, che sta anche assistendo all’udienza, ha affermato: “La fine dei casi KCK e degli arresti è la prima misura che vogliamo sia intrapresa in favore dell’eliminazione degli ostacoli di fronte alle politiche democratiche nel processo attuale”.

La Kışanak ha ricordato che migliaia di rappresentanti politici, giornalisti, sindacalisti ed avvocati sono stati arrestati dal 2009 in relazione al cosiddetto caso KCK ed ha sottolineato che le operazioni in quest’ambito rappresentano un impatto politico che colpisce la politica democratica: “Sono state inventate ragioni e scuse per l’arresto di queste persone tramite metodi illegali contrari alla giustizia”.

Riferendosi alle operazioni KCK lanciate nel Gennaio 2012, la Kışanak ha detto che esse hanno preso di mira i rappresentanti del quartier generale del BDP ed hanno come obiettivo la chiusura del partito: numerose persone sono destinate ad essere eliminate dalla politica tramite queste operazioni della stessa natura.

“Se parliamo dell’inizio di un nuovo processo, la principale misura da assumere dovrebbe essere l’apertura della strada per la politica democratica e la creazione di condizioni per permetterlo. Chiediamo la liberazione dei nostri amici, considerando il fatto che le operazioni KCK e gli arresti sono innefficaci e non più validi a causa del processo attuale che stiamo attraversando”, ha aggiunto.

ANF Istanbul