BDP e DTK ha incontrato KCK in Kandil

Il co-presidente del BDP (Partito della pace e della democrazia) Gültan Kışanak e il co-presidente del DTK (Congresso della società democratica) Ahmet Türk sono tornati a Hewler venerdì sera dopo l’incontro a Kandil.

Parlando alla stampa dopo la visita di venerdì a Kandil, Kışanak ha detto che durante gli incontri i dirigenti dell’Unione delle Comunità Curde (KCK) hanno espresso le loro opinioni, così come le loro opinioni, le critiche e le prospettive circa il processo di risoluzione in corso.

Kışanak ha detto che l’incontro è stato positivo e che con esso si aspettavano di dare un contributo importante al processo di soluzione democratica. Ha osservato il fatto che la delegazione BDP-DTK avessero bisogno di incontrarsi con i dirigenti del KCK dopo aver tenuto di recente una riunione con i funzionari del governo.

Kışanak ha detto che gli incontri tra BDP-DTK, con dirigenti del governo e con KCK sono avvenuti in occasione del recente aumento di tensione nel processo di risoluzione, causato dall’attacco di Lice, dal brutale intervento della polizia durante le manifestazioni di protesta di Amed e da alcune dichiarazioni fatte di recente da esponenti del governo.

Ha sottolineato che i dirigenti che si sono incontrati con il KCK sono stati determinati a garantire l’avanzamento del processo nonostante ci fossero ancora dubbi, critiche e aspettative riguardanti il processo. Ha richiamato l’attenzione sulle restrizioni imposte al dialogo e al contatto con il mondo esterno del leader curdo Abdullah Öcalan e, ha detto, che “Öcalan dovrebbe avere il permesso di incontrare più persone. Tuttavia i suoi contatti sono ancora limitati a quelli con gli esponenti del BDP. Inoltre, la delegazione del nostro partito non può ancora effettuare visite regolari nel carcere di Imrali e viene sottoposto a stretti controlli prima di ogni visita. È necessario parlare, discutere e trovare delle soluzioni a tutte queste questioni ancora esistenti nel processo di risoluzione attualmente in corso”.

Il co-presidente del BDP ha, inoltre, detto che tutti hanno delle responsabilità nel processo di pace, rilevando che alcuni incontri negli ultimi mesi hanno avuto esiti negativi.

Richiamando l’attenzione sull’importanza del ritiro dei guerriglieri curdi dai confini turchi. Kışanak ha osservato che il governo avrebbe dovuto fare maggiori sforzi e compiere passi in avanti che servano  per la rimozione degli ostacoli alla politica democratica. Ha criticato il continuo imprigionamento di esponenti politici curdi, la costruzione in corso di dighe e di posti di controllo nella regione curda, l’aumento del numero delle guardie di villaggio e la brutalizzazione dei manifestanti da parte delle forze di sicurezza. Ha sottolineato che l’attacco di Lice, in cui una persona è morta e altre dieci sono rimaste ferite, ha provocato alcune difficoltà nel processo, così come hanno fatto alcune dichiarazioni del primo ministro Erdoğan che, durante la riunione con la commissione di saggi, ha affermato che non c’era alcun progetto sulla lingua madre, né considerata alcuna legge che eliminasse lo sbarramento elettorale. La sottolineato che l’atteggiamento del Primo ministro non rispetta le aspettative politiche del processo.

Ha aggiunto che entrambe le parti che si sono incontrate, i funzionari del governo e i dirigenti del KCK, desideravano mantenere vivo il processo di risoluzione in corso.

Kışanak e Türk sono rientrati in Turchia sabato, dopo avere avuto un ulteriore incontro con gli esponenti della Regione del Kurdistan federale, Sami Erguşi e Kemal Kerküki.