Baluken: Tocca ad Ankara fare il prossimo passo

Dr. İdris BALUKEN, Presidente del gruppo parlamentare del BDP  ha rilasciato una dichiarazione che sottolinea il ruolo del Ankara nella seconda fase del processo di pace.

Pubblichiamo intera dichiarazione del Dr. Baluken:

‘Il conflitto curdo nella sua fase attuale e la sempre più vasta opposizione democratica che ormai da più un  mese si sta diffondendo in tutto il paese, richiedono un vero cambiamento democratico e una trasformazione della Turchia.

Unica causa di ritardo nel cambiamento e nella trasformazione era finora stata il confronto armato nel conflitto curdo mai risolto. Oggi non siamo più a questo punto. Stiamo vivendo un processo importantissimo che sta preparando la via verso la democratizzazione della Turchia. Le soluzioni definitive ai problemi principali che la Turchia deve affrontare sono possibili solo con la risoluzione democratica del conflitto curdo in Turchia, inclusa la prospettiva di una democratizzazione generale.

Una risoluzione del conflitto curdo porterebbe alla democratizzazione della Turchia e darebbe una risposta a tutte le richieste in ambito sociale, politico e culturale. La democrazia verrebbe inoltre istituzionalizzata su solide fondamenta e si renderebbe democratica anche la parte amministrativa del governo.

Le negoziazioni in corso ed il processo risolutivo che si sta compiendo sono vitali per tutti. Il futuro del paese dipende dal successo di questo processo. L’intero paese ne trarrà dei benefici se tutti noi insieme saremo in grado di costruire questo processo su fondamenta solide e sostenibili.

Soddisfare le richieste della società democratica emergente di oggi sarà possibile solo se si continuerà il processo democratico che condurrà con successo ad una soluzione finale. Una lotta democratica che abbia come suo argomento centrale il processo di pace attuale costringerebbe il governo a fare ulteriori passi in avanti e di conseguenza l’AKP non potrebbe sottrarsi al cambiamento e alla trasformazione.

Oggi siamo nella fase più importante dei negoziati e del processo risolutivo. In una seconda fase i passi successivi verso la democratizzazione saranno più veloci e le richieste e le aspettative sociali aumenteranno giorno dopo giorno. Il governo ed il parlamento in particolare stanno affrontando una prova importante per la democrazia.

Il Partito della Pace e della Democrazia (BDP) ha presentato un pacchetto di emendamenti che contengono importanti norme legali che dovrebbero preparare il terreno per il processo di pace ed aprire canali politici democratici.

Abolizione del TMK, accorciamento del periodo di detenzione, abolizione nel Codice Penale Turco (TCK) delle disposizioni che limitano la libertà di pensiero e di riunione per le organizzazioni politiche, abbassamento della soglia elettorale, fine delle diseguaglianze nella distribuzione delle sovvenzioni, abolizione delle restrizioni riguardanti le proteste democratiche, libertà nell’uso della lingua nella propaganda politica, limitazione del potere della polizia, abolizione delle riserve sui trattati internazionali riguardati i diritti dell’infanzia, i diritti umani e i diritti culturali, riconoscimento dei Cemevi come luogo di culto per gli Alawidi e molti altri emendamenti sono inclusi nel pacchetto di emergenza democratica presentato dal BDP.

Si tratta di passi importanti per la democratizzazione della Turchia, l’apertura di canali politici e la normalizzazione del clima politico.

Quanto a lungo ancora può sopravvivere nel paese una struttura che imprigiona deputati, sindaci eletti, politi, giornalisti ed avvocati; che limita il pensiero e la libertà di associazione; che proibisce la rivendicazione di qualsiasi tipo di diritto; che ostacola i canali politici democratici; che instaura un sistema elettorale anti-democratico ingiusto e mantiene tribunali e giurisdizioni speciali che incarcerano chiunque osi parlare? Com’è possibile con una tale struttura aprire canali politici democratici? Com’è possibile portare pace e sicurezza all’interno della società? Per quanto ancora l’AKP sarà in grado di governare questo paese con una costituzione golpista, leggi proibizioniste anti-democratiche e istituzioni di controllo antiquate?

Il governo deve attuare una trasformazione integrale del sistema attuale e attuare urgenti riforme democratiche. Qualche giorno fa il Primo Ministro ha incontrato il consiglio dei saggi, che gli hanno consegnato i rapporti regionali. Il governo deve tracciare un piano d’azione, senza perdere altro tempo, concentrandosi sulle risoluzioni proposte in questi rapporti, che includono anche suggerimenti da parte del BDP.

Tocca ad Ankara ora fare il prossimo passo

Ora che le armi tacciono, tocca alla politica ed al governo svolgere il loro compito. Questo processo non deve essere assolutamente deviato e rimandato. Il governo non può più continuare con i “no”. Le dichiarazioni rese pubbliche dai media, che parlano di “istruzione nella lingua madre”, “la soglia elettorale non si abbassa”, “continuare la costruzioni di postazioni di gendarmeria militare”, rivelano l’atteggiamento del governo che non va nella direzione di trovare una soluzione. Innanzitutto il governo deve chiarire la sua posizione rispetto alle riforme democratiche ed attuare un piano d’azione urgente. Vorremmo conoscere la posizione ufficiale del governo e del primo ministro, dopo il suo incontro col consiglio dei saggi. Le aspettative del nostro popolo e di tutta la società vanno in questa direzione. La società attende il processo delle riforme democratiche, non la costruzione delle postazioni militari. ‘

Baluken ha concluso dicendo che;  ‘Ora è il momento dell’azione, non delle parole. Il governo dovrebbe rendere pubblico al più presto un piano d’azione.’

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