Baluken: la Commissione per la Risoluzione dovrebbe essere composta in maggioranza da membri del BDP

La Commissione Parlamentare di Valutazione del Processo di Risoluzione, recentemente istituita per monitorare il processo di soluzione della questione kurda, dovrebbe iniziare le sue attività nei prossimi giorni.

Parlando con ANF della Commissione proposta dal partito AKP al Governo, il vice-Presidente di gruppo del Partito della Pace e della Democrazia (BDP) İdris Baluken ha detto: “La Commissione spianerà la strada al Parlamento in modo che esso svolga il proprio ruolo in questo processo, prepari rapporti e permetta non solo uno storico confronto ma anche l’attuale democratizzazione”.

Baluken ha dichiarato che il suo partito si aspettava che la Commissione fosse stabilita tramite legge e che avesse presentato determinazioni significative e coraggiose in merito alla soluzione della questione kurda. “Ad ogni modo, il Governo ha posto quest’argomento nel programma del Parlamento in maniera diversa a causa delle reazioni espresse dal Partito Popolare Repubblicano (CHP), dal Partito del Movimento Nazionalista (MHP) e dalla popolazione. La Commissione avrà una tremenda responsabilità poiché dovrà trattare una questione molto significativa, una ferita che sanguina da un secolo, che ha sottratto la vita di cinquantamila persone negli ultimi trent’anni. La missione e la distribuzione dei membri della Commissione dovrebbe essere determinata in considerazione di questa verità e dovrebbe dare priorità alla rappresentazione della volontà del popolo kurdo, ora che è stata istituita per trovare una soluzione alla questione kurda. Inoltre, essa dovrebbe dimostrare una prospettiva che si schieri a fianco di passi coraggiosi e che serva a due obiettivi primari: il suo primo passo dovrebbe essere lavorare per il processo di disarmo e mettere in primo piano le politiche democratiche come lotta per i diritti e le libertà. In aggiunta ai processi di emendamento democratico, legale e costituzionale, dovrebbe anche lavorare in merito al processo di ritorno del nostro popolo verso la sua terra, in occasione della fine del clima di conflitto che l’ha costretto ad abbandonare i suoi villaggi che sono stati evacuati ed incendiati. La Commissione dovrebbe sia esaminare che monitorare tutti questi processi ed intervenire se necessario, oppure presentare una particolare prospettiva, concretizzare le sue opinioni in merito e spianare la strada per la formazione di vari meccanismi parlamentari nella prossima fase”.

Baluken ha sottolineato che la Commissione sarà al lavoro nei prossimi tre mesi, al massimo quattro; comincerà le sue attività in seguito all’invito del Presidente del Parlamento rivolto a quattro partiti politici.

Oltre ad ascoltare esperti ed interlocutori sulla questione kurda, dovrebbe anche esaminare la situazione in Kurdistan Settentrionale. Metterà insieme il lavoro svolto in un rapporto che pubblicherà dopo tre o quattro mesi di lavoro.

ANF Ankara