Avesta:Gli attacchi a Efrîn saranno la fine per Erdogan”
Sozdar Avesta, il consiglio esecutivo dell’Unione delle Comunità del Kurdistan (KCK) ha dichiarato che “se lo Stato turco entra a Efrîn, non ne uscirà più”, e aggiunse che gli attacchi militari contro la regione del Nord della Siria si convertiranno nella fine di Recep Tayyip Erdogan.
Nelle dichiarazioni rilasciate per Çıra TV, la comandante del Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK) ha inoltre denunciato le “atrocità” che il governo Erdogan “commette contro il popolo curdo” e, in particolare, contro il cantone di Efrîn, nella parte siriana.
“Efrîn è una provincia ricca, specialmente in termini di risorse naturali. È per questo che il fuoco dell’artiglieria provoca incendi. Ora, però, vogliono anche attaccare con truppe di terra”, ha avvertito Avesta.
Avesta ha affermato che “nello stesso modo in cui i nostri patrioti si riunirono intorno a Kobanê quando la città fu attaccata, dobbiamo ancora una volta unirci intorno ad Efrîn”. Ha assicurato che “l’operazione per liberare Raqqa è quasi completata”, in riferimento alla presenza costante delle Forze Democratiche della Siria in questa città controllata dall’ISIS dal 2014.
Sozdar Avesta ha ricordato che a Raqqa accadde oggi lo stesso che accadde nella regione di Shengal, nel Kurdistan iracheno, quando ISIS sottomise molte donne con l’intenzione di “distruggere a volontà delle donne libere”.
“Migliaia di donne sono chiuse nelle case di Raqqa. Nessuno sa esattamente quante siano. Perciò l’operazione a Raqqa è profondamente simbolica. La decisione di partecipare alle YJS (Unità delle Donne di Shengal) è anche un passo davvero importante. La gente yezidi meritavano più di chiunque altro la partecipazione in questa operazione”, ha dichiarato Avesta.
Delegato del consiglio esecutivo del KCK ha spiegato che è stata presentata la richiesta all’ONU, alla UE e al Canada affinché riconoscano che il popolo yezidi ha sofferto un genocidio da parte dell’ISIS.