Assemblea nazionale di Rete Kurdistan Italia
Da più di due anni è in corso una campagna di invasione nel Kurdistan del sud (nord Iraq). In Rojava il progetto rivoluzionario dell’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord Est cresce e si sviluppa nonostante l’intensificarsi delle politiche di guerra dello Stato turco, che quotidianamente assassina con droni da guerra figure civili e militari dell’AANES. Oltre agli attacchi diretti, lo Stato turco mira a spopolare la regione attraverso atti di terrorismo, bombardamenti costanti, utilizzo dell’acqua come strumento di pressione e molto altro. Tra 5 e 10 ottobre 2023, l’aviazione turca ha lanciato un’intensa campagna di bombardamento contro le infrastrutture civili dell’AANES, escludendo circa due milioni di persone dalla rete elettrica e distruggendo le scorte di gas e carburante essenziali per il sostentamento della popolazione civile. L’attacco è stato preceduto da una dichiarazione del Ministro degli Esteri Turco Hakan Fidan, che ha dichiarato esplicitamente l’intenzione di colpire le infrastrutture civili della regione, definendo questi “bersagli legittimi” nonostante la distruzione di infrastrutture civili è un crimine di guerra secondo il diritto internazionale.
Da 30 mesi non ci sono notizie sullo stato di salute di Abdullah Ocalan e di Ömer Hayri Konar, Veysi Aktaş e Hamili Yıldırım che si trovano in detenzione sull’isola carcere di massima sicurezza di Imrali. Il 25 Marzo 2021 a seguito di una crescente preoccupazione dell’opinione pubblica è stata concessa una telefonata ad Abdullah Ocalan da parte di suo fratello Mehmet Öcalan, interrotta dopo appena due minuti. Prima di allora l’ultima visita da parte dei familiari risale al marzo 2020 e l’ultimo colloquio con i suoi avvocati all’agosto 2019. Le visite degli avvocati vengono impedite con motivazioni pretestuose che impedirebbero l’accesso all’isola, tra cui continue sanzioni disciplinari applicate arbitrariamente ad Abdullah Ocalan.
Il Comitato per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti del Consiglio d’Europa (CPT) è l’unica istituzione che può recarsi immediatamente sull’isola-prigione senza dover richiedere un permesso. Eppure, il CPT non ha reso pubblici i dettagli della sua ultima visita alla prigione di Imrali tra il 20 e il 29 settembre 2022, nonostante i numerosi appelli degli avvocati di Öcalan.
A seguito ad una conferenza stampa tenutasi di fronte al Parlamento Europeo il 26 Luglio 2023, a cui hanno aderito più di 40 tra organizzazioni sindacali, partiti politici, amministratori locali, avvocati, intellettuali e accademici,è stata espressa dai partecipanti l’urgenza di incrementare gli sforzi e ampliare la lotta per la liberazione di Abdullah Ocalan,aprendo una nuova fase della campagna internazionale per la sua liberazione.
La prima fase di questa nuova campagna è consistita in più di 100 conferenze stampa simultanee in tutto il mondo di cui 15 in Italia, nello specifico a Roma, Torino, Milano, Firenze, Bologna, Napoli, Genova, Pisa, Salerno, Caserta, Palermo, Bari, Rovigo, Ghilarza, Campobasso.
Per queste ragioni desideriamo invitarvi all’assemblea nazionale di Rete Kurdistan in Italia che si terrà a Bologna il 28 e 29 Ottobre presso Centro Sociale Tpo. Via Casarini 17/5, con il seguente ordine del giorno:
28 Ottobre dalle ore 11.00 alle 13:30
Relazione introduttiva e approfondimento sulla situazione politica nelle quattro parti del Kurdistan
Interventi e dibattito politico con:
Dr. Abdulkarim Omar, Rappresentante in Europa dell’ Amministrazione Autonoma del Nord-Est Siria
Zilan Diyar, Movimento delle Donne Curde
Pranzo dalle 13:30 alle 15:00
-28 Ottobre dalle ore 15:00 alle 18:00
Interventi e dibattito politico
programmazione di iniziative, campagne e attività per i prossimi mesi.
-29 Ottobre dalle 10:00 alle 14:00
Plenaria
Conclusioni