Alleanza con islamisti: quali gruppi islamisti combattono al fianco della Turchia a Afrin?

“Information Center of Afrin Resistance” riferisce del retroterra e del ruolo dei gruppi islamisti nella guerra contro Afrin e la loro collaborazione con la Turchia- Mentre il genocidio e tentativo di occupazione della Turchia sono in corso ormai da oltre due settimane, vale la pena guardare con maggiore attenzione i gruppi islamisti con il cui aiuto il regime dell’AKP conduce la guerra contro il cantone di Afrin nel nord della Siria per vedere più chiaramente la realtà dietro gli attuali attacchi. Proprio per via del fatto attualmente a Afrin si vede un tentativo di genocidio come risultato della mentalità reazionaria e fascista del regime turco, è necessario identificare coloro che partecipano a questi attacchi e capire le relazioni che esistono tra loro. Questo ci aiuterà a capire il minaccioso futuro nel quale rischiano di essere trascinate minaccia le persone nella regione in caso di un’occupazione di Afrin da parte delle truppe islamiste e turche.

Lo Stato turco fascista cerca nuovamente di impiegare i resti dei gruppi islamisti, nonostante le azioni da loro commesse finora in spregio degli esseri umani nella guerra in Siria contro la lotta di liberazione dei popoli e in particolare dei curdi. Se si esaminano questi gruppi salafiti, compresi Stato Islamico (IS), Al-Nusra e Al-Qaeda, che sono stati portati sul fronte della guerra a e ora vengono guidati dallo Stato turco, diventa più evidente anche la complessità della guerra nella Siria del nord.

Lo Stato turco attacca Afrin con l’aiuto di gruppi islamisti che sono direttamente collegati con Al-Qaeda. Questo avviene davanti agi occhi del mondo. Ma chi sono di preciso questi gruppi?

La Brigata Sultan Murat
La Brigata Sultan Murat, i cui membri sono in prevalenza turkmeni, è il gruppo più presente nei territori della Siria occupati dalla Turchia. Ricevono sostegno diretto dai servizi segreti turchi. I gruppi in precedenza attivi nella parte orientale di Aleppo, come la brigata Fatih Sultan Mehmet, Martire Zeki Turkmeni, Brigata Eşbal El Eqide, la Brigata dei Martiri Turkmeni, Prima Brigata, Seconda Brigata, Unità di Azione Speciale, Brigata El Yermuk e dozzine di altri gruppi, ormai si sono uniti in un gruppo e ora si definiscono ‘Brigata Sultan Murat’.

Nell’ultimo anno il numero complessivo dei membri, assorbendo brigate e battaglioni come la Brigata Suleiman Shah, Sikor El Cebel, El Nixbe e Ehrar El Sherqiye è di circa duemila. Possiedono armi leggere, medi e pesanti e armi statunitensi Taw (sistemo moderni anticarro).

Oltre al citato aiuto diretto da parte dello Stato turco, la Brigata Sultan-Murat sotto la guida del capobanda Fahim Isa riceve tutti gli ordini direttamente dai servizi segreti turchi. Il gruppo inoltre è stato equipaggiato dallo Stato turco con numerosi carri armati.

La Brigata Uleiman Shah
Sotto la guida del capogruppo Abu Emsha il gruppo è composto da 300 membri, in gran parte originari di Hama. Immagini dei loro attacchi a Efrin mostrano che usano armi leggere e medie e portano apertamente simboli di Al-Qaeda.

La Brigata Fatih Sultan Mehmet
Nonostante il fatto che il Battaglione Fatih-Sultan-Mehmet sia composto in prevalenza da turkmeni, ne fanno parte anche turchi. Mentre questo gruppo in precedenza era di stanza nelle zone orientali di Aleppo, i suoi membri alla fine si sono ritirati nella regione di Shahba, parzialmente controllata dalla Turchia. Questo gruppo, che ha preso parte anche all’operazione di occupazione “Sudo dell’Eufrate” nel nord della Siria è guidata da Mehmud Sileman e è composta da circa 300 membri.

La Brigata Samarqand
Il gruppo è composto di quasi 300 membri turkmeni che in prevalenza provengono dalle zone rurali di Aleppo e che non dispongono di un punto di appoggio fisso. Negli ultimi mesi i membri dei gruppi El-Efad e Samarqand sono stati addestrati dalla Turchia in modo continuativo. Ricevono 300 USD al mese e ricevono tutti gli ordini dallo Stato turco. La Brigata Samarqand è stata comandata dal capobanda Ehmed Feyad fino a quando pochi giorni fa durante gli attacchi a Afrin è stato ucciso da combattenti delle FSD (Forze Democratiche Siriane.

Ahrar Al-Sharqiya
Ahrar Al-Sharqiya comprende soprattutto membri della tribù Al Shihatata che si sono spostati dalla regione della Siria orientale di Dêra Zor verso al-Bab. Il gruppo di al-Bab composto da 700 membri è noto per il consumo di droga. Tutti i suoi membri sono stati addestrati dalla Turchia. Il gruppo ha forti legami con i gruppi Hay’at Tahrir al-Sham e Ahrar al-Sham.

Faylaq Al-Sham
Dopo molti conflitti interni Faylaq al-Sham oggi è costituito in prevalenza da Al-Shamal, un battaglione con 500 membri, attualmente stazionato nella città di Ezaz e guidato da Ebdullah Broz e Ebdullah Xelil. Anch Faylaq Humus, un piccolo gruppo di Humus, fa parte di Faylaq al-Sham.

Forze 23
Il gruppo è costituito da 300 membri e è guidato da Yasir Ebu Eli Hirac. Attualmente viene impiegato sul fronte di Şex Isa contro le Forze Siriane Democratiche (FSD). Coinvolgendo molti membri stranieri il gruppo tiene i suoi incontri mensili a Mari. Riceve sostegno dallo Stato turco e ordini diretti dai servizi segreti turchi.

Sigor Al-Cebel
Dopo essere stato scacciato da Idlib da Jabhat Al-Nusra, questo gruppo si è spostato nella zona rurale a nord di Aleppo. È guidato da Ehmed Xeriye. È composto di 1.900 membri, tra cui molti stranieri. Il gruppo viene sostenuto dallo Stato turco. I suoi membri sono stati arrestati dal Qatar. I il gruppo possiede armi Taw (moderno sistema anticarro). Sigor al-Cebel riceve ordini direttamente dallo Stato turco. Intrattiene forti relazioni con i gruppi Hamza, Sultan Murat e Faylaq al-Sham. I suoi recenti incontri si svolgono nella città turca di Kilis.

Reggimenti Al Mistefa
Questo gruppo prima era noto con il nome “La 13° Forza”. Ma ha cambiato nome dopo essere stato accerchiato da IS mentre marciva sulla città di Mari e in quell’occasione ha perso il suo capo. Con 500 membri il gruppo tiene tutti i suoi incontri in Turchia e viene sostenuto logisticamente dallo Stato turco.

Jabhat al Shamiyah

Il gruppo è composto da 1.000 membri di diversi gruppi jihadisti come Nour al-Din al-Zenki, l’Esercito dei Mujaheddin, Al-Jabhat Al-Islamiyyah (Fronte Islamico), Festeqem Kema Umirt, Jabhat al-Asala wal-Tanmiya, Ahrar al -Sham, Siqor al-Sham e Harakat Hazm. Al-Shamiyah è strettamente legato a Hay’at Tahrir al-Sham e in contatto diretto con i servizi segreti turchi.

Jabhat al-Nusra (Hay‘at Tahrir al-Sham)
Il gruppo, noto come ala siriana di Al-Qaeda, è stato fondato alla fine del 2011 e è attivo soprattutto nelle zone del cosiddetto ‚Esercito Libero Siriano‘ (ESL).

Dopo essere stato classificato dagli USA come gruppo terroristico nel 2012. la critica rispetto alla definizione del gruppo come parte della “opposizione siriana” è aumentata. Il suo capo Mihemed El Colani per questo ha modificato il nome del gruppo in ‚Hay’at Al-Tahrir Al-Sham‘. Il gruppo che agisce ancora come bracci di Al-Qaeda in Siria, attualmente prosegue la sua collaborazione con la Turchia nell’ambito degli attacchi a Afrin.

Oltre ai suddetti gruppi, ci sono anche alcuni gruppi meno significativi che vengono citati solo occasionalmente dalla stampa, come p.es.B. Siqor Al-Sham, Al-Nikbe, Al-Wekkas Weqas, Em Munteser Billah, Al-Shamal e la ‚Nona Unità Speciale‘.

Tutti i gruppi sopraelencati usano simboli di Al-Qaeda sulle loro bandiere e attualmente vengono impiegati dallo Stato turco in Siria nella guerra contro Afrin. Questi gruppi agiscono con la stessa brutalità di IS e negli attacchi usano gli stessi metodi.