AHWAZNA: Il regime iraniano giustizia due arabi Ahwazi in seguito a un processo ingiusto
di Ali Chibashat e Yasin Mousavi – Gli attivisti della comunità Ahwazi sono vicini alle famiglie dei due prigionieri, Ali Chebieshat e Sayed Khaled Mousawi, giustiziati di nascosto in isolamento, attorno al 22 maggio. E’ stato riportato che dopo l’esecuzione, i corpi non sono stati restituiti alle famiglie.
Il 16 novembre del 2013, i due prigionieri erano apparsi su Press TV, “confessando” il loro coinvolgimento nell’esplosione del gasdotto di Chogha Zanbil. A parte queste “confessioni” forzate, non esiste nessuna prova in relazione all’esplosione del condotto di gas naturale di Chogha Zanbil. Infatti, le autorità dichiararono inizialmente che si trattava di un incidente.
Tuttavia, il 9 settembre 2013, il giudice Sayed Mohammed Baqir
Mousavi della Seconda Branca del Tribunale Rivoluzionario Ahwaz ha dichiarato i due uomini colpevoli di “moharebeh” e ha condannato il Sig. Chebieshat ed il Sig. Mousawi alla pena di morte. Infine, le condanne a morte sono state confermate dalla Corte Suprema il mese scorso.
La tortura e altri maltrattamenti sui detenuti sono un elemento comune in Iran, spesso usati per forzare i detenuti a fare delle “confessioni”. Le “confessioni” forzate, a volte trasmesse in tv prima ancora che il processo sia concluso, sono spesso accettate come prova nei tribunali iraniani.