Ad Afrin peggiorano le condizioni di vita
Le manifestazioni ad Afrin procedono già da due settimane. Sono iniziate il 25 maggio dopo gli attacchi di gruppi armati ai villaggi di Ziyaret e Akibe presso Şerawa.
In seguito ai blocchi dei gruppi armati sono peggiorate le condizioni di vita in città. Commercianti in nero approfittano di quest’ occasione per vendere a prezzi maggiorati prodotti che vengono da fuori città. I gruppi armati guidati dal gruppo Liwa El Tewhid hanno già subito grosse perdite negli scontri con làUnione difesa del Popolo (YPG). Secondo le dichiarazioni del YPG 9 membri dei gruppi armati hanno perso lavita e due sono stati arrestati, e due carro armati e molti mezzi militari sono stati distrutti. In questi scontri hanno perso la vita sei combattenti dell’YPG.
Anche nei pressi del villaggio di Basile, il 2 giugno si è avuta una breve manifestazione. Secondo fonti locali due membri dei gruppi armati hanno perso la vita e molti sono rimasti feriti. Il 2 giugno pare che ci sia stato un incontro tra i gruppi armati e il YGP. Il YPG ha dichiarato che opporranno resistenza fino a che questi gruppi armati non lasceranno i villaggi e il territorio.
Poiché i colloqui sono stati infruttuosi alcuni gruppi dell’YPG hanno chiesto nuovi incontri, questo significa che non vi è una unità tra i gruppi. Da fonti vicine all’YPG si è venuto a sapere che i gruppi che prendono parte ai colloqui non hanno reso noti i loro nomi. Non si hanno successive informazioni sul prosequio dei colloqui.
L’embargo, che i gruppi armati hanno inflitto bloccando le strade di accesso ad Afrin, ha avuto conseguenze negative sulla vita degli abitanti del posto. Commercianti illegali hanno approfittato di quest’ occasione e vendono articoli di prima necessità a prezzi maggiorati. La popolazione di Afrin ha reso noto che uscirà in strada per protestare contro queste condizioni.