IMPERIA-KOBANE: Servalli: ”È stato emozionante prendere lezioni di democrazia e ugualianza dal popolo Kurdo”
Imperia-Kobane. Il consigliere Mauro Servalli insieme all’attivista Giovanni Vassallo e altre 150 persone, è partito con una carovana alla volta della cittadina turca di Suruc. Ecco il suo terzo report.
“Giornata fitta di incontri per la nostra delegazione, che ha avuto il piacere di essere ricevuta dai vertici dei partiti curdi e delle principali associazioni per la tutela dei diritti umani.
Nel campo dei diritti umani, molti sono i campi di intervento nel Kurdistan turco: dal sistema carcerario estremamente rigido e repressivo, alla difficile condizione delle donne, spesso vittime di un sistema tribale fortemente discriminatorio. A questo si aggiunge la storica repressione contro il popolo curdo, a cui è stata negata per decenni la possibilità di esprimere la propria identità culturale, insomma di esistere.
L`incontro più significativo è stato quello con i vertici del partito regionale curdo BDP e del Partito Democratico del Popolo (HDP), il contenitore che raccoglie a livello nazionale più di 40 associazioni ed organizzazioni curde e della società civile. Da oltre 20 anni, i curdi hanno cercato di entrare nel gioco democratico turco, ma l`ostilità della Turchia ha portato alla messa al bando dei diversi partiti che sono nati di volta in volta. L`HDP è quindi l`ultimo partito in cui confluisce questa storia.
Estremamente interessante il racconto di come si è sviluppata la svolta politico-culturale che ha portato alla nascita del modello del confederalismo democratico. A partire dal lavoro di Ocaln, in carcere dal 1999 in seguito al noto complotto internazionale, i curdi hanno potuto sviluppare un dibattito interno che li ha portati al rifiuto del nazionalismo e ad intraprendere la propria lotta per una società democratica e basata sull’uguaglianza. Un sogno che sta giorno per giorno diventando realtà nel Rojava, il Kurdistan siriano.
Come ci hanno spiegato i presidenti dell’organizzazione, la loro lotta non vuole essere solo per il popolo curdo, ma è indirizzata a tutti coloro che soffrono per ingiustizie e discriminazioni.
L`obbiettivo è quello di creare un modello per una nuova umanità, una nuova vita per tutto il Medio Oriente e il mondo intero. Una nuova vita che sta lentamente nascendo a Kobane e nel Rojava.
È stato emozionante prendere lezioni di democrazia e uguaglianza dal popolo curdo”.
Mauro Servalli