Salina meraviglia naturale in attesa di essere aperta al turismo
Secondo ricerche recenti di epidemiologia, il 10 per cento della popolazione mondiale sta accusando disturbi alle vie respiratorie.
Mentre l’asma e la bronchite sono in cima alla lista di tali malattie, anche le miniere di sale, che costituiscono una meraviglia naturale, sono tra i metodi di cura alternativi, ad eccezione delle prescrizioni scritte per la cura delle malattie. Le cave di sale nelle province turche di Nevşehir, Kırşehir, Çankırı e Iğdır, sono diventate un luogo di ritrovo popolare per il trattamento di disturbi, sia per i turisti locali che stranieri. La cava di sale quinquemillenaria nel quartiere di Tuzluca di Iğdır, detta in seguito salina, è stata chiusa al turismo. La salina è stata chiusa a causa degli incidenti minerari dopo essere stata qualificata da parte dello Stato.
Chiusa con una motivazione ridicola
Uno dei dirigenti della salina, Sunay Tasdemir, afferma che è presente uno strato di sale di 40 metri sotto e sopra la cava e dice: “Ci sono delle saline nella parte meridionale e orientale della Turchia, proprio nel quartiere di Tuzluca. Oltre l’80 per cento dei turisti non andava via senza aver prima visitato la nostra salina. Tuttavia ora siamo completamente chiusi ai turisti a causa degli incidenti in miniera.” Tasdemir afferma, “Facciamo esplodere il sale con la dinamite. Durante l’esplosione si verificano minuscole vibrazioni. Nemmeno un piccolo pezzo di roccia si stacca dal soffitto. Ciò influisce solo nella sede della perforazione, ma lo Stato valuta le saline alla stregua delle altre miniere nella sua legge sulle estrazioni minerarie. Pertanto, le entrate e le uscite sono vietate.”
“Sia aperta al turismo”
Tasdemir chiede che la salina, che è una meraviglia naturale, sia aperta al turismo, e conclude il suo discorso insistendo: “Non è comprensibile disumanizzare una simile miniera che è buona per la salute. Dovrebbe persino essere consentito alle persone di costruire dei locali per gli usi in miniera. E questi dovrebbero essere aperti ai turisti nativi o stranieri.”