Mancanza di servizi igienici e gabinetti nei campi profughi è un rischio di epidemie
Deniz Erdoğdu dell’Unione dei Medici Turchi ha riferito a bianet che le condizioni nei campi profughi situati nel distretto sudorientale di Suruç non sono così terribili, ma ha messo in guardia su certe infezioni che potrebbero trasformarsi in epidemie nel giro di giorni.
Con l’avvicinarsi dell’inverno, bianet ha intervistato Deniz Erdoğdu, un componente del consiglio direttivo dell’Unione dei Medici Turchi (TTB) sulla situazione dei profughi siriani nella provincia sudorientale di Suruç. La mancanza di servizi igienici e gabinetti nei campi profughi è un rischio di epidemie.
‘Non possono essere prescritte medicine senza tessera di identità’
Secondo Erdoğdu, il numero di feriti è sceso, anche se ci sono ancora dei casi. “Ci sono questioni rispetto alla sistemazione, ai vestiti e questioni legate alla salute. I bambini rischiano epidemie di diarrea. Per via della mancanza di riscaldamento, anche alcune infiammazioni delle vie respiratorie possono facilmente diventare epidemiche. A quelli che non hanno ricevuto una tessera di identità dalle autorità turche non possono essere prescritte medicine. Perché non hanno soldi,” ha detto.
‘Il cibo basta, i rifiuti vengono raccolti’
Erdoğdu ha detto che le condizioni non sono così terribili. “La municipalità di Suruç fornisce pasti e acqua. Raccolgono anche i rifiuti.” Erdoğdu ha aggiunto anche che volontari lavorano in modo efficiente nell’area del campo. Mentre professionisti del settore sanitario statale hanno rifiutato di trasferire feriti dal confine per motivi di sicurezza, volontari guidano ambulanze per trasferire questi pazienti
‘7 morti al confine all’inizio di ottobre’
Erdoğdu ha anche aggiunto che diversi decessi si sono verificati per mancanza di fornitura di sangue quando le proteste per Kobane hanno bloccato il confine tra Turchia e Siria. Secondo un rapporto dell’Associazione Turca per i Diritti Umani (IHD), almeno 7 persone sono morte per mancanza di forniture di sangue durante la chiusura del confine tra Turchia e Siria tra il 6 e il 10 ottobre. Erdoğdu ha anche sottolineato l’importanza di non fare donazioni senza consultare i funzionari.