Le strade sono piene di cadaveri di miliziani di ISIS
La co-presidente dell’Assemblea del Popolo di Kobanê Ayşe Efendi ha detto che a Kobanê molti posti presi da ISIS sono stati riconquistati e ha aggiunto: “le strade sono piene di cadaveri di miliziani di ISIS. Per questo c’è pericolo di epidemie”.
Ayşe Efendi, che attualmente si trova nel distretto di Suruç di Urfa ha commentato gli ultimi sviluppi per Rojnews. Ha detto che molte arre della città che erano state occupate dalle bande di ISIS sono state liberate dalle forze delle YPG e YPJ quando le bande sono state ricacciate.
Efendi sottolinea che le bande hanno subito pesanti perdite ieri note dopo aver attaccato con i rinforzi. Fornendo ulteriori informazioni sulla situazione a Kobanê, la co-presidente dell’Assemblea del Popolo di Kobanê ha detto; “Le YPG e YPJ hanno l’iniziativa al momento. ISIS ha subito pesanti perdite negli scontri degli ultimi giorni. Le strade di Kobanê sono piene di cadaveri di component delle bande. C’è il rischio di epidemie per questo. ISIS al momento è in una situazione abbastanza difficile. Per questo vogliono prendere il valico di confine verso la Turchia e aprirsi un corridoio di passaggio. Ci hanno provato con molti sforzi negli ultimi 4-giorni. Ma non stanno riuscendo. Hanno subito dozzine di perdite ogni giorno. E per questo ogni tanto stanno usando armi chimiche”.
Commentando gli attacchi aerei delle forze della coalizione Efendi ha detto “Le forze della coalizione hanno colpito punti strategici di ISIS. Se questi attacchi diventassero più efficaci otterrebbero più risultati. Da ieri sono stati colpiti alcuni depositi di munizioni delle bande, il che ovviamente va molto bene. Colpire questi obiettivi impedisce che da lì arrivino rifornimenti”.
Ayşe Efendi ha anche fatto un appello per una lotta per Kobanê in tutte e quattro le parti del Kurdistan: “Tutti i curdi, in primo luogo quelli del Kurdistan meridionale, devono combattere per Kobanê. Se Kobanê cade, cadrà l’intero Kurdistan. Tutti devono essere consapevoli di questo. Per questo la nostra gente che vive soprattutto nel Kurdistan meridionale e settentrionale e anche quelli che stanno in Europa devono aumentare le loro azioni. Devono stare in strada fino all’ultimo minuto. E la gioventù curda deve andare a Kobanê e prendere parte alla lotta contro ISIS nei ranghi delle YPG e YPJ”.