Terrore di stato iraniano lungo le zone di confine
Lo stato di terrore iraniano ed i massacri di gente indifesa con la scusa di contrastare il contrabbando di merci nelle zone di confine del Kurdistan, e’ un argomento di routine ricorrente da Maku e Urmiye fino a Kirmanshan e Ilan.
Il massacro delle persone più povere e più svantaggiate della società curda da parte delle forze di stato e’ un disastro sul quale persino i gruppi sui diritti umani iraniani preferiscono non rifletterci troppo.Nell’ultimo caso,le segnalazioni indicano la morte di quattro persone e il ferimento di pochi altri nella provincia del Kermashan.
Secondo nuove fonti mercoledi un Kolber curdo chiamato “Nazdar Moradi” proveniente da “Hancir Busi”distretto di “Salas Bawecani”è diventato il bersaglio delle forze di sicurezza nel punto di di confine di “Bayingan” e ha perso la vita.
Dopo questo incidente due fratelli di questo Kolber e un altro cittadino sono andati alla base militare per seguire l’incidente, ma le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco su di loro.A seguito di questa sparatoria uno di loro di nome “Osman” ha perso la vita ed i due fratelli di “Nazdar”di nome Rizgar e Celal Muradi”sono rimasti feriti.
Secondo le notizie giunte fino ad ora i cadaveri non sono stati restituiti alle loro famiglie e la situazione di uno dei feriti è segnalata come critica.Mentre centinaia di kolbers e commercianti continuano questo lavoro rischioso al fine di garantire la sussistenza per le loro famiglie,sono vittime quotidiane del terrore di stato iraniano;ma questo incidente e’ uno dei rari casi che indica senza dubbio la legge selvaggia ed il comportamento disumano delle forze di sicurezza iraniane;qualcosa che ben dimostra i punti di vista ufficiali della Repubblica islamica dell’Iran.
Il brutale massacro dei Kolber curdi e dei commercianti e’ stato condannato diverse volte da diverse organizzazioni dei diritti umani.Ahmad Shahid il Relatore speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani in Iran, nella sua relazione dello scorso anno, ha condannato severamente tali azioni delle forze di sicurezza dell’Iran.
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