Le guardie di villaggio sostengono le attività per la pace
Il Comando di Gendarmeria di Amed (Diyarbakır) ha organizzato nella principale città kurda una cena con le capo-guardie di villaggio.
Alla cena di venerdì sera hanno partecipato il vice-Governatore, il comandante colonnello di gendarmeria, ufficiali militari e 80 capo-guardie di villaggio, in rappresentanza delle 5.304 attualmente in servizio a Diyarbakır; tra di loro 4.304 sono in servizio temporaneo e prendono parte alla guerra contro i Kurdi, chiamata dal Governo “lotta al terrorismo”. Rivelando alcuni dati, gli ufficiali militari hanno affermato che 141 guardie di villaggio sono state uccise e 125 altre ferite dal 1984, nella guerra dello Stato turco contro il PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan).
Seyithan Karadağ, Presidente dell’associazione delle guardie di villaggio, ha espresso il loro sostegno al processo di pace per la ricerca di una soluzione alla questione kurda. Karadağ ha detto che nessuna guardia di villaggio si oppone al processo di colloqui in corso tra il leader kurdo Abdullah Öcalan ed il Governo turco. “Adesso noi, in qualità di persone che hanno perso membri della propria famiglia, siamo pronti per la pace. Siamo anche pronti a perdere la nostra posizione, se il nostro paese ci riuscirà”.
Il vice-Governatore Mustafa Can ha a sua volta sottolineato che il processo di pace aprirà la strada per lo sviluppo dell’intero paese, della sua regione orientale e di Diyarbakır.
ANF Diyarbakır/Amed