La Siria settentrionale e orientale è sotto attacco: centinaia di villaggi sono rimasti senza elettricità
La Turchia ha attaccato istituzioni energetiche e centrali elettriche nella Siria settentrionale e orientale lasciando 660 senza elettricità. Continuano gli attacchi della Turchia alla Siria settentrionale e orientale.
I veicoli aerei senza pilota armati della Turchia (UCAV) hanno attaccato i magazzini di grano a Kobanê. Contemporaneamente all’attacco ai magazzini di grano, è stata bombardata l’area forestale a sud della città. È stato effettuato un attacco alla stazione elettrica nel distretto di Amûdê di Cizîr e al villaggio di Kotih nella parte occidentale del distretto. Gli UCAV turchi hanno attaccato il mulino “Dirbas” sulla strada per la città di Hesekê e il distretto di Amûdê. 2 operai che lavoravano nello stabilimento sono rimasti feriti.
Attacchi a stazioni elettriche e di petrolio
L’UCAV turco ha attaccato la centrale elettrica nella regione di Hîzama Bakur di Qamishlo. La stazione è stata danneggiata a causa del bombardamento. La compagnia Nêrgiz nel villaggio Heremê Şêxo, nella parte occidentale della città, è stata attaccata. È stato bombardato anche un magazzino della città.
Un attacco aereo è stato effettuato contro una stazione di servizio nel villaggio Girê Berî del distretto Tirbespiyê di Qamishlo e un posto di blocco appartenente alle Forze di Sicurezza Interna nel sud di detto distretto. Durante l’attacco è scoppiato un incendio presso la stazione di servizio. Allo stesso tempo, è stato preso di mira anche un altro posto di blocco delle forze di sicurezza interna, situato sull’autostrada internazionale M4 a sud di Tirbespiye.
5 soldati di damasco sono stati uccisi
Gli UCAV turchi hanno attaccato un punto appartenente al governo di Damasco nel villaggio di Debanê, a sud-est di Qamishlo. Secondo le notizie dell’agenzia Hawar News (ANHA), 5 soldati di Damasco hanno perso la vita nell’attacco.
660 villaggi rimasti senza elettricità
L’Ufficio dell’energia del Cantone dell’Eufrate ha rilasciato una dichiarazione scritta sugli attacchi della Turchia a Kobanê e Eyn İsa. Nella dichiarazione pubblicata sul sito ufficiale dell’Ufficio si osserva che continuano gli attacchi della Turchia contro infrastrutture, istituti di servizio e insediamenti civili. Nella dichiarazione si afferma che a seguito dell’attacco effettuato dalla Turchia contro le centrali elettriche nella città di Kobanê e nel distretto di Eyn îsa, entrambe le centrali sono fuori servizio e che Kobanê, Ein Îsa e 660 villaggi sono rimasti senza elettricità.
10 attacchi a stazioni del gas
La Turchia ha attaccato il centro di lavorazione del petrolio di Tifla nella regione di Koçerat di Dêrik. A seguito dell’attacco, i veicoli nel centro sono rimasti danneggiati. Anche la stazione di servizio nel villaggio di Siwêdiyê, tra i distretti di Girkê Legê e Dêrik, è stata attaccata 10 volte.
Dichiarazione delle Forze democratiche siriane
Il comando generale delle forze democratiche siriane (QSD) ha rilasciato una dichiarazione scritta in merito agli attacchi. Nella dichiarazione: “Il Ministero della Difesa dello Stato occupante turco, nell’ambito delle sue affermazioni infondate, ha dochiarato che alcuni dei nostri combattenti sono caduti nei loro continui attacchi contro le nostre regioni nella Siria settentrionale e orientale.
Precisiamo che tali affermazioni sono infondate. Queste rivendicazioni sono gli strumenti permanenti degli invasori. Gli invasori stanno cercando di nascondere i loro crimini bombardando con questi veivoli infrastrutture, centri di servizio, aree residenziali e mezzi di sussistenza. I documenti video dimostrano che questi crimini sono più grandi e più chiari di tutte le ripetute affermazioni dello stato turco occupante. Questi documenti criminalizzano direttamente lo Stato turco”
C’è stata una grande distruzione
Nella dichiarazione si afferma che negli ultimi due giorni la Turchia ha attaccato istituzioni energetiche, centrali elettriche, magazzini di grano, vigili del fuoco, case civili e i loro giardini, mezzi di sussistenza, strade principali e città con aerei da guerra e UCAV: “C’è stata una grande distruzione a causa di questi bombardamenti. Di conseguenza, la fornitura di servizi, tra cui energia, elettricità e acqua, a centinaia di migliaia di persone è stata interrotta.
Il prendere di mira diretto dei civili e il loro approccio ostile mostrano l’ostilità dello stato turco occupante verso tutti gli stili di vita e i popoli della regione. Questi attacchi sono chiaramente crimini di guerra volti a causare gravi danni alla vita delle popolazioni della regione e ad intimidirle. Allo stesso tempo, mostra il vero volto e i crimini degli invasori.”
Al termine della dichiarazione sono state rilasciate le seguenti dichiarazioni: “Sottolineiamo che abbiamo il diritto legittimo di rispondere agli attacchi. Proteggeremo la nostra gente e le nostre terre più forti che mai. I nostri combattenti non lasceranno senza risposta gli attacchi dello Stato invasore turco; ripetiamo questa promessa per il nostro popolo che resiste.”