La Corte d’Appello giudica Kemal Kurkut un aggressore
La corte d’appello ha ribaltato la decisione di risarcire la famiglia, sostenendo che Kemal Kurkut fosse un “manifestante aggressore” e che nella sua uccisione c’erano le condizioni per l’uso delle armi.
Nella causa intentata dalla famiglia dello studente universitario Kemal Kurkut, ucciso dalla polizia durante i festeggiamenti del Newroz a Diyarbakır nel 2017, contro il ministero dell’Interno, la sanzione pecuniaria e non di 256mila TL è stata revocata.
Il tribunale amministrativo regionale di Gaziantep ha annullato la decisione di risarcimento del tribunale amministrativo di Diyarbakır, che aveva ritenuto l’amministrazione responsabile e colpevole a danno della famiglia.
La corte d’appello ha stabilito che Kemal Kurkut era un “manifestante aggressore” affermando che “considerato il modo in cui è avvenuto l’incidente, dato che un lungo coltello da macellaio era situato vicino al luogo in cui si tennero le celebrazioni del Nevruz al fine di compiere un’azione”.
Accettando le dichiarazioni degli agenti di polizia che avevano avvertito Kurkut come corrette, è stato affermato che la polizia ha usato giustamente la pistola considerando che Kurkut era un aggressore e ha deciso di ribaltare la decisione di risarcire la famiglia Kurkut.
La Corte d’Appello ha deciso che l’amministrazione non aveva alcuna colpa nell’incidente, e che la decisione di risarcimento emessa dal tribunale amministrativo di Diyarbakır era illegittima e che la domanda di risarcimento era stata respinta.