Salih Muslim: mantenere il Pkk sulla lista antiterrorismo è un errore storico
Salih Muslim ha affermato che classificare il PKK nella “lista del terrore” rappresenta un errore storico per i popoli del Medio Oriente. Nel 43° anniversario della fondazione del PKK, il membro del Consiglio ssecutivo del PYD, Salih Muslim, intervistato dall’agenzia di stampa Hawar ha dichiarato: “Il PKK è visto come una speranza per la salvezza e la democrazia dei popoli europei e mediorientali.
“Fin dall’inizio il Partito dei lavoratori del Kurdistan ha formato un punto di vista diverso. Non assomiglia a nessuna organizzazione precedente e classica del Medio Oriente, che sono sempre stati fondati da un’entità, uno stato o qualche forza che li sostiene.
Tuttavia il PKK ha avuto origine dalla propria forza ed è diventato una forza tra la gente. Quindi tutti lo hanno preso in considerazione. Da un’altra prospettiva la Turchia è un membro dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) questo ha reso la questione del PKK controversa nei confronti del regime turco e della NATO. La NATO vedeva nel Partito dei lavoratori del Kurdistan un nemico perché cresciuto durante l’era socialista.Secondo lui il PKK influenzerà il Medio Oriente e cambierà tutti i suoi piani.
La Turchia ha un grande impatto, quindi fino d oggi seguono questa visione. Finora, la NATO, o le potenze dominanti in Medio Oriente, considerano il PKK come un motivatore del cambiamento e che costruisce un nuovo sistema nel mondo. Questo non è in armonia con i loro interessi. Ciò che le potenze dominanti cercano è creare conflitti tra popoli, componenti e credenze per far scoppiare guerre e vendere armi per raggiungere i propri interessi. Al contrario il PKK ha stabilito un’ideologia contro tutto questo. Un socialismo democratico in cui le persone costituiscono la base che si oppone ai loro standard in Medio Oriente. Ecco perché non vogliono diffondere la filosofia del PKK tra la gente, in particolare il fondatore di questa filosofia il Leader Apo.
Dalla sua nascita fino ad ora, il PKK non ha commesso nulla sotto il nome di terrorismo, tutto ciò che ha fatto rientra nel quadro del progetto di autodifesa. Hanno chiuso il campo politico e l’hanno attaccato con le armi mentre si difendeva. A causa della brutalità del nemico contro il popolo curdo, il PKK ha applicato una legittima difesa. I paesi della NATO considerano il Partito dei lavoratori del Kurdistan il loro nemico, quindi lo hanno inserito nella “lista del terrore”. Infatti, il PKK ha fatto nulla per rimanere compreso in questa lista. Alcune forze vogliono che rimanga nella “lista del terrore”, quindi il caso non viene risolto. Lo stato turco può dire: “Non incontrerò terroristi”.
Questo è un pretesto affinché la Turchia non lo incontri, in modo che non risolvano quel problema. Quando le grandi potenze come l’America e altri paesi dominanti glielo chiederanno, la Turchia dirà: “Non incontriamo terroristi”. E nelle discussioni, quali sono le operazioni terroristiche del PKK? Non danno una risposta, perché non c’è niente di tutto ciò. Dicono solo che è successo contro la Turchia. La Turchia voleva coprire alcune delle sue operazioni sotto la responsabilità del PKK.
Nessuno può dire che il PKK abbia eseguito un’operazione terroristica contro di loro. In passato, il caso era nascosto, ma ora la questione del Kurdistan e il caso curdo sono scesi sulla terra come una questione internazionale nota a tutto il mondo. La gente non crede a queste accuse che considerano il PKK come organizzazione terroristica.