Cosa significa l’annuncio di Trump sul ritiro?

Il Presidente USA è responsabile di una nuova controversa decisione. La Casa Bianca a Washington ha deciso di ritirare il prima possibile le unità speciali statunitensi dalla Siria del nord e dell’est. In un tweet il Presidente USA ha dichiarato “Abbiamo sconfitto Stato Islamico in Siria”, per questo non ci sarebbe più alcuna ragione di restare in Siria.

Diverse fonti statunitensi confermano la decisione. Nel quotidiano Le Monde una fonte dichiara che anche i soldati francesi sarebbero stati messi a conoscenza di questa decisione.

Decisione di un ritiro rapido e completo
Rappresentanti del governo USA hanno dichiarato ad AFP che il ritiro completo verrebbe “attuato il prima possibile”. La decisione sarebbe stata presa martedì. Che questa decisione sia avvenuta subito dopo le minacce dello Stato turco contro il Rojava è vistoso. La decisione coincide anche con una fase in cui le Forze Siriane Democratiche (FSD) stanno liberando gli ultimi territori sotto il controllo di IS a Hajin.

Linee contraddittorie degli USA
Secondo spiegazioni di rappresentanti del Pentagono sul New York Times sulla decisione del Presidente USA per il ritiro c’è stato un conflitto. Rappresentanti del Pentagono mercoledì mattina avrebbero cercato di far cambiare idea al Presidente, perché questa decisione sarebbe un tradimento degli alleati curdi, che ora vengono minacciati dalla Turchia. Un rappresentante del governo USA ha dichiarato che la “leadership dei curdi” sarebbe stata informata mercoledì mattina della decisione del Presidente. Il Pentagono ha un po’ mitigato la dichiarazione di Trump e ha affermato, “L’operazione contro IS non è ancora conclusa”. Per ragioni di sicurezza tuttavia non sarebbe possibile rendere note ulteriori informazioni. Cià nonostante la portavoce di Trump, Sarah Huckabee Sander, poco dopo il tweet di Trump ha dichiarato: “Noi abbiamo iniziato a riportare a casa le unità statunitensi.”

Le Monde: la decisione è in contraddizione con la strategia USA sull’Iran
Su Le Monde viene affrontata la contraddizione tra il ritiro militare e la strategia USA rivolta contro l’Iran, dato che in questo modo Donald Trump lascerebbe il campo all’Iran. I ritiro rappresenterebbe una vittoria per Assad e Putin.

Aldar Xelil: Ci difenderemo contro gli attacchi

Aldar Xelil, responsabile del Comitato per la Diplomazia del Movimento per una Società Democratica TEV-DEM ha dichiarato all’agenzia ANHA che le curde e i curdi e i popoli della Siria del nord portano al massimo livello la loro lotta basata sulle proprie forze e che si difenderà da ogni tipo di attacco. I popoli della regione fin dall’inizio hanno combattuto i gruppi terroristici, ha detto Xelil e ha annunciato che si farà uso del diritto all’autodifesa contro la Turchia o qualsiasi altra forza che dovesse attaccare la regione. Xelil ha fatto appello a tutte le curde e a tutti i curdi perché rendano immediatamente ogni luogo zona di combattimento contro possibili futuri attacchi.

ANF