Rivelati gli sporchi piani di Erdoğan per Kirkuk
Nel momento in cui i responsabili del Fronte Turcomanno Iracheno hanno iniziato ad accusarsi l’un l’altro di corruzione, è venuto fuori che il regime di Erdoğan ha inviato 22 milioni di dollari a Kirkuk per influenzare le elezioni irachene.
I legami organici tra il Fronte Turcomanno Iracheno (FTI) e lo stato turco non sono un segreto. Ershad Salihi, noto per la sua animosità contro i curdi, è il capo dell’organizzazione ed Ali Mehdi ne è il portavoce. Sono emersi fino ad ora molti documenti riguardo le relazioni del FTI con la coalizione dell’AKP-MHP, al governo dello stato turco.
Più recentemente è stata fondata, su richiesta di Ankara, una compagnia chiamata “Defense Co.”. Secondo Shiwan Dawudi, parlamentare dell’UPK, circa 600 persone, fatte passare per dipendenti della compagnia, sono state armate ed organizzate in gruppi i cui salari sono pagati dallo stato turco. Dawudi ha anche reso noti dei documenti sulla faccenda.
Durante l’Eid Al Fitr, l’ambasciatore turco in Iraq, Fatih Yildiz, ha recitato la preghiera dell’Eid a Kirkuk e ha definito la città come la loro “terra ancestrale”, rivelando ancora una volta le loro intenzioni sulla località strategica.
LE DICHIARAZIONI DI SHEREF HARUN
Sheref Harun, responsabile del FTI, ha rilasciato delle recenti dichiarazioni sul portavoce del FTI, Ali Mehdi. Harun ha affermato che la Turchia ha inviato 22 milioni di dollari in modo che il FTI potesse ottenere un buon risultato a Kirkuk, ma che solo 2 milioni sono stati spesi per le elezioni. Harun ha affermato che il resto del denaro è stato speso da Ali Mehdi e la sua cerchia.
Questi commenti di Harun hanno rivelato che il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan e l’AKP hanno inviato denaro al FTI per influenzare le elezioni irachene, costituendo anche un’ammissione del fatto che Erdoğan vuole intervenire politicamente in Iraq e a Kirkuk, usando il denaro come pure i gruppi armati.
MEHDI AMMETTE CHE SIA STATO INVIATO DEL DENARO
Queste ammissioni sono venute fuori in un momento in cui i responsabili del FTI si accusavano reciprocamente di corruzione. Il portavoce del FTI, Ali Mehdi, accusato di corruzione da Harun, ha affermato che Erdoğan mandò loro del denaro ma che non ci fu corruzione e che le illazioni sono solo dichiarazioni di Sheref Harun.
In un video acquisito dall’ANF, si vede Ali Mehdi che si reca in una casa di sua proprietà nel quartiere di Birlik ad Ankara. Mehdi è fermato da un uomo che fa delle domande sulle illazioni di Sheref Harun.
Ali Mehdi dice all’inizio che non risponderà ad alcuna domanda e, quando l’uomo insiste, risponde che le accuse sono false e che è tornato dall’Iraq dieci giorni prima, dopo aver ottenuto successo alle elezioni.
L’uomo, che continua a porre insistentemente delle domande, afferma che Mehdi è stato ad Ankara per due mesi spendendo il denaro nella casa del quartiere di Birlik e che è stato coinvolto in corruzione. Quando l’uomo chiede ripetutamente a Mehdi perché non si sia recato all’associazione turcomanna, Mehdi risponde con degli insulti. Mehdi ammette che Erdoğan e l’AKP hanno inviato loro 22 milioni di dollari, ma nega che egli sia stato coinvolto in corruzione.
Le informazioni che emergono indicano che Erdoğan e l’AKP hanno commesso degli illeciti per formare delle forze paramilitari al fine di intervenire a Kirkuk e interferire nelle elezioni irachene.
FORMATE DELLE BANDE CON IL DENARO
Un turcomanno sciita di Kirkuk, che desidera mantenere l’anonimato per motivi di sicurezza, ha affermato che lo stato turco ha inviato a Kirkuk grandi quantità di armi e munizioni, come pure di denaro, per formare dei gruppi armati.
La fonte ha affermato che la maggior parte del denaro è stata distribuita tra i responsabili [del FTI] e che un’altra porzione significativa è andata a un gruppo armato chiamato “Suxur Helo Kirkuk”, i “Falchi di Kirkuk”, formato da Ershad Salihi. La maggior parte del denaro è stata usata per pagare i salari di queste persone. I Falchi di Kirkuk risultano il secondo gruppo armato formato a Kirkuk da Ershad Salihi ad essere stato rivelato.