Una tesi, necessaria, sul Confederalismo democratico: invito alla lettura e alla diffusione
Dopo la presa di Afrin da parte della Turchia e delle milizie islamiste, tutto il Rojava resta sotto la minaccia di una invasione da parte di uno degli eserciti più potenti della Nato. Non si tratterebbe solo di una operazione militare, ma soprattutto di una operazione politica finalizzata a cancellare l’esperienza della democrazia più avanzata realizzata sinora nel medio-oriente e per questo pericolosa come esempio di convivenza, parità di genere, economia solidale.
Dopo una fase in cui il Rojava è stato ampiamente citato sui mass media, da qualche tempo è calato un assordante e complice silenzio che ha consentito alla Turchia di infischiarsene dell’ONU e della UE. Anzi, l’invasione di Afrin ha creato altri profughi e rappresenta la premessa per continuare con la politica ricattatoria nei confronti dell’Europa.
E’ necessario contrastare questa censura mediatica con iniziative informative e con una maggiore consapevolezza dei molteplici significati che la Rivoluzione del Rojava e il Confederalismo democratico rappresentano per la sinistra non solo italiana ma anche internazionale.
Per questo INVITIAMO ALLA LETTURA E ALLA DIFFUSIONE della tesi di Alessandro e di cui si mette a disposizione una versione in italiano e in inglese.
L’autore in poco più di 50 pagine presenta il contesto storico-culturale che ha portato alla creazione degli Stati nazione nel medio oriente e il filo rosso che unisce le esperienze europee di democrazia diretta, dalla Comune di Parigi alla democrazia dei Consigli, a quella del Rojava.
Si sofferma, con molti dettagli, sui principi e le modalità concrete di funzionamento del Confederalismo democratico, presentando le strutture che 3 milioni di persone si sono date per organizzare una società che metta in pratica ogni giorno questi principi.
Invitiamo quindi a approfondire questi argomenti come premessa per un’attivazione ed un sostegno che in questo momento si presenta come urgente e necessario.
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