KCK: Le istituzioni Internazionali intervengano immediatamente per Afrin
L’Unione delle Comunità del Kurdistan (KCK) ha chiesto a tutti di insorgere contro l’invasione turca di Afrin e ha esortato le potenze internazionali ad intervenire.
In una dichiarazione, la co-presidenza del KCK ha messo in guardia contro le intenzioni della Turchia di commettere un genocidio ad Afrin e ha esortato le potenze internazionali ad intervenire per fermare l’invasione.
“Il fascismo dell’AKP-MHP sta conducendo questa invasione per commettere un genocidio. Un genocidio contro la società kurda finalizzato a costringere le persone a lasciare le loro terre e a distruggere il sistema democratico. Per questo sono state bombardate le città e centinaia di civili sono stati uccisi, tra cui donne e bambini. Questa invasione e questo attacco genocida sono stati portati avanti di fronte agli occhi dell’umanità. Una città ora è al punto di essere distrutta dal secondo esercito più grande della NATO che è dotato di armi prodotte da diversi paesi. Questo attacco viene legittimato diffondendo una propaganda come se gli eserciti di due grandi stati stessero combattendo l’uno contro l’altro. Quelle potenze, tra cui i membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che forniscono armi alla Turchia sono complici di questo crimine “, si legge nella dichiarazione.
Il KCK ha esortato i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’ONU ad intervenire e fermare l’invasione turca di Afrin. L’organizzazione ha detto che fermare l’invasione è diventata una responsabilità storica e ha invitato tutti i curdi e i loro sostenitori ad organizzare manifestazioni di fronte alle ambasciate russa e statunitense.
Il KCK ha anche invitato tutti i curdi ad unirsi all’azione di scudo umano ad Afrin e ha aggiunto: “Coloro che possono raggiungere Afrin dovrebbero immediatamente andare lì e diventare uno scudo contro questo genocidio”.
“Oggi è il giorno di insorgere per il nostro popolo. Se non ci ribelliamo oggi, tutto il popolo del Rojava Kurdistan affronterà questo genocidio “, si legge nella dichiarazione.