Beşikçi : Afrin è Kurdistan, Afrin non sarà come Kirkuk
L’ Accademico turco Prof. Ismail Beşikçi ha affermato che “Afrin è Kurdistan, non sarà come Kirkuk. La dichiarazione di Beşikçi è giunta dopo un intervista con il quotidiano turco “Dofar” per discutere degli attacchi dell’esercito di occupazione turco nella regione di Afrin. Beşikçi ha affermato: “Afrin è Kurdistan con una popolazione di circa 1 milione di persone. Sin dall’inizio della guerra civile in Siria, Afrin è stata la zona più sicura. Più di 400.000 siriano hanno trovato rifugio ad Afrin.”
La guerra ad Afrin, una guerra contro i curdi
Beşikçi ha affermato che la guerra ad Afrin è una guerra contro tutti i curdi, ma deve essere accettata come una guerra contro il Kuurdistan. “Tutti in Turchia denunciano e condannano questa guerra, ma il presidente ed il primo ministro stanno esercitando pressioni e la repressione contro la popolazione. Stanno riducendo al silenzio la voce della gente che protesta contro questa guerra.
Il nord della Siria dalla Jazira ad Afri è la regione dei curdi, questa zona è chiamata terra fertile ed è la regione della Siria del Nord e del Rojava, ma il regime Baath cerca di arabizzare questa regione.
Adesso la Turchia sta cercando di fare la stessa cosa attraverso la sua campagna militare contro Afrin.. Cioè la Turchia non vuole che si stabilisca una nuova entità curda e combatte per questo. Dunque i curdi non accettano che l’ingiustizia che gli è capitata a Kirkuk si verifichi anche in Siria. Questo è molto importante.”
Afrin non sarà come Kirkuk
Ismail Besikci ha citato anche i fatti verificatisi a Kirkuk. ” La guerra ad Afrin durerà un lungo periodo ed Afrin verrà difesa. La popolazione di Afrin difende il suo territorio ed Afrin non sarà come Kirkuk.
A Kirkuk tutte le forze internazionali lo avevano chiesto. L’errore dei curdi a Kirkuk è stato quello di dividersi tra di loro. Una parte di loro ha combattuto il nemico. Ma ad Afrin non è così, e nonostante tutti gli sforzi, la Turchia non può ottenere progressi. Nonostante tutte le battaglie, la popolazione di Afrin non ha abbandonato le proprie case, e questo è molto importante.”