Prosegue la petizione contro la ricollocazione dei monumenti ad Hasankeyf

La petizione lanciata del Movimento ecologico della Mesopotamia e da Iniziativa per mantenere Hasankeyf in vita contro la ricollocazione dei monumenti ad Hasankeyf continua.La petizione è rivolta a due societàa due società Er-Bu İnsaat in Turchia e Bresser Eurasia BV nei Paesi Bassi. Le due società effettueranno l’operazione di ricollocazione dei monumenti ad Haksankeyf, uno storico distretto della provincia di Batman. Con la costruzione della diga di ilisu, il centro della città di Hasankeyf sarà sepolto sotto l’acqua insieme a diversi monumenti storici.

Avendo già ricollocato la tomba di Zeynel Bey Tomb a metà maggio, il governo turco programma di ricollocare altri 8 monumenti ad Hasankeyf. gli attivisti si oppongono alla ricollocazione e voglio che il progetto venga fermato immediatamente. iniziativa per mantenere in vita Hasankeyf ha lanciato una petizione da inviare alle due società che effettueranno la ricollocazione dei monumenti.

il testo della petizione recita:

“Cari Sig. Tunç, Sig. Çetin e Sig. Bresser,

Chiediamo nei termini più forti possibili che voi usciate immediatamente dal progetto di ricollocazione di diversi monumenti nell’antica città di Hasankeyf nel sudest curdo della Turchia.

Hasankeyf e la circostante valle del Tigri sono programmate di essere inondate dal progetto della diga e della centrale idroelettrica di Ilisu. Esso porterebbe ad un grave impatto sociale, culturale ed ecologico in una vasta regione che ha subito per decenni povertà e sfollamento. Quasi 80.000 persone e la società regionale rifiuano la diga, che non li gioverebbe affatto.

Esso violerebbe anche il diritto all’accesso all’acqua in Iraq, che si basa sostanzialmente sul Tigri e minaccerebbe le paludi mesopotamiche, patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Senza il vostro ruolo di consulenza e implementazione, il DSI, che agisce per conto del governo turco, non sarebbe in grado di trasferire fino a 9 monumenti di Hasankeyf in un nuovo sito. Sin dal momento del rilancio del progetto di Ilisu, nel 2005, il trasferimento dei monumenti è stato un elemento cruciale della propaganda insostenibile del governo che Hasankeyf si sarebbe salvata attraverso il progetto di Ilisu. Il completamento della ricollocazione è una precondizione per l’inondazione.

Quindi è inaccettabile ridurre il vostro ruolo all’implementazione tecnica! Hasankeyf è un sito così eccezionale che la sua conservazione sarebbe economicamente più vantaggiosa rispetto al Progetto di Ilisu. Hasankeyf avrebbe soddisfatto 9 dei 10 criteri del patrimonio mondiale dell’UNESCO se la Turchia avesse presentato domanda all’UNESCO.

Né il DSI né le tue due aziende hanno mai provato a consultare le persone o le organizzazioni locali riguardo al progetto di ricollocazione. Non c’è assolutamente trasparenza.Pur essendo noti specialisti nella conservazione storica, non tenete conto del fatto che i monumenti interessati sono elementi fondamentali di Hasankeyf, che è un insieme integrale che comprende sia l’eredità irremovibile che quella immateriale.

La natura integrale dell’ecosistema socio economico, inclusi i villaggi del circondario, costituiscono una parte iportante dell’identità della popolazione di Hasankeyf e della regione circostante. DSI e anche voi avete violato i diritti umani, che sono affermati da standard internazionali, inclusa la Convenzione per la conservazione del patrimonio culturale d’Europa (CETS 121) e le linee guida per le Società multinazionali, ed entrambi prevedono la consultazione sistematica e sostanziale delle popolazioni locali in tali progetti. Se volete fare un passo indietro rispetto alla distruzione del rilevante patrimonio culturale, potete ritirarvi dal progetto di ricollocazione facendo riferimento a queste violazioni degli standard internazionali. Non è ancora troppo tardi!

La petizione può essere firmata a questo indirizzo web:

https://www.change.org/p/mesopotamian-ecology-movement-withdraw-from-the-relocation-project-of-monuments-in-hasankeyf