Un Kolbar ferito e decine costretti a denudarsi nel Rojhilat
Il numero dei Kolbars che hanno perso la loro vita aumenta di giorno in giorno a causa del fallimento del governo iraniano a perseguire le forze armate che commettono questi omicidi. Negli ultimi giorni le guardie di confine di Sardasht hanno confiscato il carico di decine di Kolbars e li hanno lasciati senza scarpe dopo averli costretti a denudarsi. Inoltre un Kolbar è rimasto ferito direttamente dal fuoco delle guardie.
Il 14 ottobre 2017 i funzionari del check point “Dasht Kapran” hanno preso di mira un gruppo di sei Kolbers nei pressi di Dolebi e hanno ferito un Kolber di nome Kamran della città di Mahabad attraverso una sparatoria. I Kolbers sono stati costretti a denudarsi e sono stati lasciati sulle montagne dopo che il loro carico è stato confiscato, lo ha riferito un Kolbar a Sardasht a Kurdistan Human Rights Network (KHRN).
La notte del 17 ottobre circa trenta Kolbars della stessa zona sono stati posti in detenzione dalle guardie di frontiera per diverse ore e sono stati sequestrati i loro carichi. Le guardie di frontiera non solo non sono state rispettose nei confronti di queste Kolbers e li hanno costretti a denudarsi, a nudo, ma li hanno cacciati dalla zona di confine.
Secondo i dati raccolti da Khen, la città di Sardasht è stata la città più sanguinosa con 18 casi di morte tra i Kolbars nel 2016. Il numero di Kolbars che hanno perso la loro vita sta aumentando ogni anno a causa dell’inettitudine del governo nel perseguire le forze armate che commettono questi crimini.