Mozione approvata dal Comune di Napoli : Sostegno all’HDP
La mozione approvata dal Comune di Napoli votata all’unanimità da maggioranza e opposizione
Al Sindaco del Comune di Napoli
Al Presidente del Consiglio Comunale di Napoli
Ai Consiglieri Comunali del Comune di Napoli
I sottoscritti Consiglieri Comunali De Majo Eleonora, Andreozzi Rosario, Rinaldi Pietro, presentano la seguente mozione e chiedono che venga iscritta all’Ordine del Giorno del prossimo Consiglio Comunale di Napoli.
Oggetto: “Sostegno all’HDP – Partito democratico dei Popoli”
Premesso che:
la popolazione curda in Turchia, oltre 15 milioni, rappresenta circa il 20% dell’intera popolazione Turca;
l’HDP – “Partito Democratico dei Popoli – partito politico che unisce forze filo-curde e forze di sinistra della Turchia dopo le elezioni del 1 novembre 2015 rappresenta la terza forza politica del parlamento turco, con 59 deputati eletti, che hanno rappresentato il principale ostacolo all’introduzione di un sistema presidenziale in Turchia.
a partire dal luglio 2015 la popolazione e le città curde del Bakur (Kurdistan Turco) sono state oggetto di una indiscriminata ed intensa offensiva militare da parte dell’esercito turco, con centinaia di morti e migliaia di arresti.
La deriva autoritaria in seno allo stato Turco ha contribuito a rinfocolare il sentimento
anticurdo, culminato con le devastazioni di oltre 100 sedi del partito HDP in tutta la Turchia da parte di forze speciali dell’esercito e di forze paramilitari;
il 10 ottobre 2015 oltre 100 persone sono state uccise da un attentato ad Ankara, durante una manifestazione organizzata dall’HDP, associazioni e sindacati per chiedere al governo di fermare i bombardamenti contro le posizioni del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) e di tornare al tavolo dei negoziati di pace con il gruppo politico armato, attivo nel sudest del paese;
il 20 maggio 2016, Il Parlamento turco ha approvato un emendamento costituzionale, proposto dal partito di governo Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan, con cui è stata revocata l’immunità parlamentare ai deputati sotto inchiesta, evidente misura contro le opposizioni e soprattutto contro l’HDP così da permettere di far arrestare i deputati curdi e cancellarne l’area politica di riferimento;
che successivamente al fallito colpo di stato del 15 luglio 2016 il governo Erdogan ha introdotto dei provvedimenti volti a limitare e eliminare le opposizioni democratiche e le voci di civile dissenso, con l’indizione dello Stato di emergenza e la sospensione della Convenzione europea sui diritti umani. Sono stati arrestati circa seimila militari e ottomila agenti di polizia, sospesi tremila giudici, licenziati 10 mila dipendenti pubblici, centinaia di professori espulsi dall’università, violazioni dei diritti umani perpetrate ai danni di rappresentanti della società civile, chiusi decine di giornali e tv d’opposizione, tra cui il quotidiano Cumhuriyet, che aveva pubblicato le foto dei liberi passaggi dei foreigner fighters dell’ISIS ai posti di frontiera turco-siriani.
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Considerato che:
il 26 ottobre sono stati arrestati i co-sindaci della municipalità di Diyarbakir , Firat Anli e Gultan Kisanak, quest’ultima già ospite del comune di Firenze nel novembre 2015 durante il forum dei sindaci per la pace “Unity in diversity”;
ad oggi sono 28 le municipalità curde gestite da burocrati designati per decreto dal governo centrale; circa 30 sindaci eletti democraticamente si trovano in carcere e altri 70 sono stati destituiti dal governo centrale;
il 4 novembre, mascherando un atto di persecuzione politica con l’accusa di fiancheggiamento del terrorismo, sono stati emessi mandati di arresto nei confronti di 13 deputati dell’HDP, tra cui i co-presidenti Selahttin Demirtas e Figen Yuksekdag;
in questo momento in Turchia – in aggiunta alle distruzioni delle città curde, al massacro di centinaia di civili, alla sospensione delle libertà democratiche – è in corso un controllo totale dell’informazione, con la soppressione della stampa e con l’oscuramento di internet e dei canali e tv di opposizione, finalizzato ad impedire una comprensione diffusa, sia in Turchia che all’estero, dell’attuale e reale gravità del momento.
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Ricordato che:
dal 1952 la Turchia è membro effettivo della NATO;
dal 2005 sono aperti i negoziati per l’adesione della Turchia all’Unione Europea;
Il 18 marzo 2016 Unione Europea e Turchia hanno sottoscritto un accordo di ampia portata sul controllo dell’immigrazione, ufficialmente sotto forma di dichiarazione, in cambio di sei miliardi di euro e di concessioni politiche da parte dell’Unione Europea;
l’Italia è uno dei principali partner commerciali della Turchia, con un interscambio commerciale di 17,5 miliardi di dollari nel 2015 e oltre 1300 società ed aziende con partecipazione italiana presenti in Turchia;
tutto ciò premesso, considerato e ricordato, il Consiglio Comunale di Napoli
ESPRIME solidarietà alla municipalità di Diyarbakir e il proprio sostegno ai deputati del Partito Democratico dei Popoli;
CHIEDE al Governo Italiano di condannare quanto accaduto e di fare pressioni sul Governo Turco per la cessazione degli attacchi indiscriminati nei confronti del popolo curdo dei provvedimenti emergenziali proclamati dopo il 15 luglio 2016;
CHIEDE al Governo Italiano di impegnarsi a promuovere in tutte le sedi istituzionali opportune – con particolare riferimento all’Unione Europea, al Consiglio di Europa e alla Nato – per una ferma condanna di quanto avvenuto e per l’attivazione di tutti gli atti politici necessari volti all’ottenimento della scarcerazione dei deputati dell’HDP, alla tutela della minoranza curda e al ripristino delle libertà democratiche.