Reggio Emilia -5 novembre Presidio ore 17.00 in piazza Prampolini
Presidio ore 17.00 in piazza Prampolini – In Turchia muore la democrazia. Nelle ultime ore a cominciare da ieri abbiamo visto le immagini dei parlamentari dell’ultimo partito di opposizione rimasto, l’HDP, sequestrati dalla polizia e trascinati per strada, si parla di 15 arrestati e 59 mandati di cattura per l’appartenenza al partito. Tra gli arrestati spiccano in particolare i due co-presidenti rendendo fin troppo ovvia la manovra liberticida attorno a questo pesantissimo attacco repressivo: l’assoluta cancellazione di spiragli d’opposizione democratica all’AKP, da una parte e la decapitazione di una delle più importanti strutture d’organizzazione politica dei curdi in Turchia dall’altra. L’operazione di ieri è solo l’apice di una serie di morse autoritarie che hanno visto prima la cancellazione della libertà di stampa con la chiusura coercitiva dei canali di informazione curdi e di comunicazione generale dopo, con l’oscuramento dei principali social network e applicazioni di messaggistica come whatsapp nell’intero paese.
Pensiamo che sia arrivato il momento che anche l’UE si prenda le proprie responsabilità e rompa il meccanismo di complicità con il regime di Erdogan, uno spietato assassino cui sono state consegnate le chiavi d’Europa e la vita di migliaia di profughi che fuggono dalla guerra, quella globale in medioriente e quella civile che il regime del sultano perpetra all’interno degli stessi confini nazionali e non.
Per la libertà dei parlamentari HDP e dei prigionieri politici in Turchia, per la pace in Kurdistan e contro la dittatura fascista dell’AKP è possibile rompere il muro d’omertoso sostegno anche a partire da una piccola città d’Europa come Reggio Emilia.
Il Comune si è impegnato a riconoscere la cittadinanza onoraria ad Ocalan, testimone vivente della persecuzione del popolo curdo, imprigionato da 17 anni in regime di totale isolamento, ma ancora il conferimento ufficiale non è stato programmato. Il tempo delle attese si è esaurito, pretendiamo che le istituzioni prendano parola su quanto sta accadendo in Turchia e portino a compimento l’impegno preso! Saremo in piazza Prampolini questa sera alle 17.00 sotto al comune per denunciare quanto sta avvenendo. Da questo momento in avanti ci mobiliteremo fino a che non verrà formalmente e pubblicamente conferita la cittadinanza al presidente Ocalan e al popolo curdo!