Riace, il leader kurdo Ocalan è diventato cittadino onorario. La cerimonia voluta dal sindaco Mimmo Lucano
“La comunità riacese da anni — ha detto Lucano — ha aperto le porte del mondo e costruito ponti di pace e solidarietà con migliaia di esseri umani in fuga dalle guerre e dalle persecuzioni”
Tutto il popolo curdo, da qualche giorno, gode della cittadinanza onoraria di Riace «e per esso» l’onorificenza è stata assegnata «al rappresentante più conosciuto»: Abdullah Ocalan, “Apo”, guerrigliero e rivoluzionario di etnia curda, massimo esponente del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK). Il conferimento è stato deciso dal sindaco della cittadina dell’accoglienza, Domenico Lucano, che per essersi speso da anni in questo sentimento è spesso chiamato affettuosamente “Mimmo il curdo”. Ocalan arrestato a Nairobi, in Kenya, a febbraio 1999, quattro mesi dopo fu condannato a morte per attività separatista armata, da Turchia, Stati Uniti e Unione europea valutata come terrorismo. La pena nel 2002, dopo che la Turchia abolì la pena capitale, fu commutata in carcere a vita. Da allora l’ex ribelle è l’unico detenuto dell’isola-prigione di Imrali.
A ritirare la pergamena della benemerenza, nel corso di un’apposita adunanza municipale — presente, tra gli altri, Emanuela Ientile, al vertice del Club l’Unesco di Gerace, sodalizio che persegue fini filantropici, di solidarietà, di veicolazione della cultura, della pace e della cultura in genere — è stata la presidente dell’ufficio informazione del Kurdistan in Italia (Uiki). Enunciando le motivazioni della gratificazione, Lucano ha premesso che «un popolo di 40 milioni di persone non ha il riconoscimento della propria terra», ed ha ha rimarcato che «Abdullah Ocalan rappresenta il simbolo della lotta di liberazione del popolo curdo dall’oppressione internazionale e il sogno di un altro mondo possibile».
Il riconoscimento al presidente del Partito dei lavoratori «è un atto che qualifica la mission politica» della comunità riacese «che da anni — ha proseguito Lucano — ha aperto le porte del mondo e costruito ponti di pace e solidarietà con migliaia di esseri umani in fuga dalle guerre e dalle persecuzioni e che nel caso del popolo curdo assume un valore ancora più grande perché un giorno d’estate di tanti anni fa (settembre 1998, quando Lucano agì come volontario, ndc) un veliero con a bordo circa 230 persone provenienti dal Kurdistan» approdò sull’arenile di Riace «per inseguire un sogno di liberazione» divenendo «il sogno di una comunità in abbandono che si riappropria di antiche identità» dando vita al «paese dell’accoglienza del mondo». A conclusione del civico consesso la delegata curda ha regalato al sindaco alcuni libri di Ocalan e una bandiera recante la scritta “freedom for Ocalan”.
Cristina Scuteri Gazzetta del Sud RIACE
Il Comune di Riace concede la cittadinanza onoraria al leader storico del popolo curdo, Abdullah Öcalan
20 settembre il Comune di Riace concederà la cittadinanza onoraria al leader storico del popolo curdo, Abdullah Öcalan. L’iniziativa, che segue quelle analoghe dei Comuni di Palermo, Napoli e Palagonia e precede quella del Comune di Reggio Emilia, ha un valore simbolico enorme, perché significa riconoscere a un uomo, bollato come terrorista e segregato da anni in un carcere speciale, il suo enorme impegno per la Pace e la dignità di tutti i popoli in un’area, quella mediorientale, eterno teatro di guerre e conflitti.
Noi crediamo che anche Reggio Calabria debba adottare questa iniziativa, tanto da lanciare una petizione al proposito. Lo crediamo necessario perché quelle guerre non sono affatto lontane, anzi ormai quasi quotidianamente riversano nella nostra città un carico di profughi, di dolore, di speranza. Mettere fine a questa tragedia significa inseguire una Pace vera e duratura, e questa prospettiva oggi ce la offre solo il progetto curdo di confederalismo democratico. Ma noi crediamo che Reggio lo debba fare anche perché per anni le coste joniche della Città Metropolitana hanno rappresentato la meta per i curdi in fuga dalla loro terra, una meta accogliente e ospitale.
Per approfondire le ragioni di questa proposta e per aderire, invitiamo tutte e tutti a partecipare all’incontro che si terrà mercoledì 21 settembre alle ore 18.30 al c.s.o.a. Angelina Cartella, alla presenza di Ozlem Tanrikulu, presidentessa di UIKI Onlus, l’Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia, e di Michele Conia, sindaco di Cinquefrondi, Comune firmatario del patto di amicizia con Kobane.
Csoa Cartella Agoramagazine.it MARTEDI