La storia di Avesta, una donna che ha preso in mano il proprio destino
In questi giorni in cui si parla continuamente della situazione in Turchia, ho pensato di leggere un romanzo uscito da poco (maggio 2016), ambientato proprio in quella bellissima terra, che ho avuto il piacere di visitare qualche anno fa. Si tratta della storia vera di Avesta Harun, una giovane ragazza che decide di contribuire in prima persona alla lotta per un Kurdistan libero, sia contro il governo turco – perché tutto ciò che è curdo è considerato pericolo nello stato dei Turchi – sia nell’ambito della resistenza dei Curdi al Daesh.
L’autore, Marco Rovelli, scrittore e musicista toscano, nato a Massa nel 1969, ha ricostruito la storia della “guerriera dagli occhi verdi” durante un viaggio in Kurdistan, grazie al supporto di Uiki Onlus, l’ufficio di informazione del Kurdistan in Italia. Rovelli ha potuto incontrare la famiglia della ragazza, che gli ha raccontato la storia della giovane Filiz, prima che all’età di 22 anni diventasse partigiana e prendesse il nome di Avesta, e ha potuto leggere le testimonianze scritte di alcuni guerriglieri che avevano combattuto con lei.
Così è nato questo romanzo che, attraverso le gesta di una donna coraggiosa, affronta tematiche di estrema attualità come la situazione dei Curdi, definito nel libro “un popolo negato”, e la condizione della donna in Turchia…perché “un paese non può essere libero se le donne non sono libere”.
avestaCapitolo dopo capitolo conosciamo Filiz e Avesta, due nomi per una sola donna, in un intreccio di piani temporali avvincente, ma al contempo estremamente rispettoso della storia narrata. In un viaggio che si snoda tra dati biografici e fatti storici,l’autore ci porta tra le montagne della Turchia, tra le rocce del Qandil, alla scoperta della cultura e delle tradizioni del popolo curdo, inserendo informazioni anche dettagliate sulla lingua, la religione, l’organizzazione sociale e i conflitti -vissuti e in atto- che lo riguardano. Suoni di canti e balli popolari si intrecciano al profumo del liquore del gelso e ai colori di una terra antica.
Non vi è esaltazione della guerra e della violenza, ma al contrario, si racconta che “Avesta pensa ancora che uccidere qualcuno significhi uccidere una parte di se stessi” e che la cosa che fanno di più i guerriglieri curdi è leggere e dedicarsi allo studio e alla formazione (nascondono i libri sotto terra…), perché “studiare significa creare una persona nuova”.
Una storia intensa, una “non-fiction novel” che – come scrive Roberto Saviano, parlando di questo libro, sul suo sito www.robertosaviano.com – ha un fine non solo letterario ma anche e soprattutto sociale, da leggere per conoscere o per approfondire, attraverso la vita di Avesta, la storia – ahimè poco nota – del popolo curdo e la sua situazione attuale.
Se vi siete incuriositi, potrete incontrare l’autore domenica 14 Agosto alle ore 18.00 alla Festa Rossa 2016 di Lari, che si svolgerà al parco S. Pertini di Perignano (PI). In un incontro intitolato “Testimonianze dal Kurdistan: esperienze di resistenza e autogoverno”, Marco Rovelli presenterà “ La guerriera dagli occhi verdi” insieme a Erdal Karabey dell’Associazione culturale Kurdistan. Interverranno Coordinamento Toscano per il Kurdistan e Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia.
Marco Rovelli, La guerriera dagli occhi verdi, Giunti Editore, 160 pagine, prezzo di copertina euro 16.50, disponibile anche in versione ebook (EPUB e PDF) al costo di euro 8,99
di Serena Campani, pisarno