Lo stato turco e le forze di guerra del presidente Erdogan stanno commettendo un massacro in Kurdistan
Dopo la sconfitta elettorale del governo dell’AKP nelle elezioni del 7 giugno, 2015, è iniziata l’implementazione del golpe del Presidente Erdogan. Agli agenti di Guerra è stato ordinato di fare il loro sporco lavoro per salvaguardare il potere del governo dell’AKP e il sultanato di Erdogan. Insieme al clima generale di repressione nel paese, in Kurdistan sono stati dichiarati la legge marziale e il coprifuoco. Tutto questo è ancora in atto.
Si sono intensificati gli attacchi contro tutti coloro i quali hanno espresso il desiderio di una soluzione pacifica della questione curda. Su ordine di Erdogan, le forze di sicurezza dello stato hanno lanciato attacchi letali contro la popolazione.
I coprifuoco nei distretti curdi di Sur, Cizre e Silopi, nei quali decine di migliaia di component delle forze di sicurezza dello stato hanno messo sotto assedio la popolazione sono continuati in particolare negli ultimi 45 giorni.
· Vengono usate armi pesanti, carri armati e artiglieria per attaccare aree residenziali in Kurdistan.
· Cecchini stanno mirando alla gente nelle proprie case. Le vite di chiunque viva in queste città sono in pericolo.
· 1 milione e 300 mila persone sono state colpite dal coprifuoco che è stato dichiarato 59 volte in 7 diverse città curde in 17 distretti.
· Ancora peggio di tutto questo, le forze di sicurezza hanno apertamente preso di mira e ucciso civili. Negli ultimi 7 mesi, oltre quattrocento civili, tra cui bambini, hanno perso la vita a seguito di bombardamenti e sparatorie da parte delle forze di sicurezza dello stato
· Negli ultimi 4 mesi, le forze di sicurezza dello stato hanno ucciso 266 civili all’interno del pase, per la maggior parte in Kurdistan. 62 di questi erano bambini e 37 erano donne
· Politici, attivisti per i diritti umani, giornalisti, studenti e sindaci sono stati arrestati. Negli ultimi mesi in Kurdistan sono stati incarcerati 30 sindaci
· Centinaia di migliaia di persone sono minacciate di morte e vengono costrette con la forza a fuggire dalle proprie case
· Insieme alle regioni in cui sono stati dichiarati ufficialmente la legge marziale e il coprifuoco, il resto del Kurdistan è di fatto in regime di legge marziale. Questo dimostra che il massacro continuerà
Serve solidarietà internazionale per impedire a Erdogan e al governo dell’AKP di commettere crimini di guerra contro civili che sono considerati illegali anche in tempo di guerra
Chiedere che si fermino i massacri della Turchia in Kurdistan è una responsabilità fondamentale dell’UE
In una sfacciata azione di vendetta, lo stato turco sta attaccando i curdi che sono in prima linea nella lotta contro la barbarie di ISIS, quindi perché i componenti della coalizione anti-ISIS e l’UE restano in silenzio?
Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia