Dichiarazioni dell’autogestione nel Kurdistan del nord
Il popolo ha iniziato a dichiarare l’autogestione dopo la decisione dell’AKP di porre fine al cessate il fuoco e mettere in atto politiche di guerra.
Mentre il governo illegittimo dell’AKP che ancora non si è dimesso dopo le elezioni del 7 giugno, continua a imporre un concetto di guerra totale in Nord Kurdistan. Assemblee del popolo di diverse comunità dichiarano che non riconoscono più alcuna legittimità nelle istituzioni statali gestite da amministratori nominati dall’AKP.
Assemblee Popolari a Silopi, Cizre, Nusaybin e Şırnak hanno annunciato che non riconoscono più le istituzioni statali, hanno dichiarato che si organizzeranno attraverso l’autogestione, e si difenderanno dagli attacchi attraverso la legittima difesa.
Assemblee popolari hanno dichiarato autogestione anche nel quartiere Ipekyolu di Van, nel quartiere Sur di Amed e ad Hakkari.
CIZRE-BOTAN
La gente del distretto di Cizre di Sirnak sta lavorando verso la realizzazione dell’autogestione e ha vietato ai soldati di entrare nei loro quartieri.
Dopo aver condotto le prime rivolte in Nord Kurdistan nel 1990, il distretto di Sirnak, Cizre ha lanciato una nuova iniziativa di rivolta e l’Assemblea cittadina ha dichiarato l ‘autogestione in risposta alle politiche di guerra del governo dell’AKP.
I giovani hanno scavato trincee e vegliano sulle barricate alzate nei quartieri di Nur, Yafes, Cudi, Sur e Konak e in altre 10 aree. I copresidenti dell’ Assemblea cittadina hanno parlato della loro iniziativa
‘Non riconosceremo nessuna istituzione legata all’ AKP’
Nel quartiere popolare Nur membro dell’Iniziativa della sezione giovanile ha dichiarato che hanno scavato trincee e posizionato centinaia di giovani in tutta Cizre per scopi di autodifesa, e che non permetteranno attacchi e oppressione di agenti di polizia del governo dell’AKP. Ha evidenziato che la gente di Cizre non aveva aspettative nei confronti dello Stato guidato dall’ AKP, e che sono determinati a mantenere la polizia oppressiva e negazionista e le forze militari fuori dai propri spazi di vita al fine di tutelare il futuro dei propri figli. Ha ricordato che il governo dell’AKP mira a distruggere la volontà del popolo kurdo, nonostante l’approccio sincero e prudente del Presidente APO, e il popolo ha deciso di non riconoscere più la legittimità dello stato guidato dall’ AKP fino a quando il Presidente APO non avrà ottenuto la libertà.
‘E’ l’ AKP, non lo stato che consideriamo illegittimo’
Il co-presidente del Consiglio Comunale Mehmet Tunç ha ricordato che il modello di autogestione è stato introdotto nel Kurdistan nel 2005, e l’autogestione oggi è stato dichiarato dal Consiglio Comunale che riunisce le persone della città e delle organizzazioni non governative. Tunç ha criticato l’ approccio violento e disumano delle forze di sicurezza contro i civili, e ha detto che non collaboreranno con queste forze finché infiltrati di organizzazioni come ISIS e il movimento Gulen non saranno completamente eliminati dalla polizia e i militari.
Tunç ha sottolineato che la loro decisione di autogestione è stata manipolata, è l’AKP, non lo Stato, che considerano illegittimo. Tunç ha aggiunto che anche non riconoscono neppure le istituzioni statali guidate dall’ AKP, come il governatorato e le forze di polizia, e ha sottolineato che i popoli di Cizre-Botan sono decisi a governare se stessi, mobilitarsi, e costruire la propria economia e la propria difesa.
Tunç ha criticato 200 anni di oppressione che il popolo curdo ha subito per mano dei poteri centrali, e ha detto che popolo kurdo non accetta le imposizioni di servizi segreti e le politiche dei colonialisti. Tunç ha concluso le sue dichiarazioni, dicendo che sono decisi ad attuare la loro decisione di autogestione non importa quanto potrà costare, e che le recenti minacce di Erdoğan non possano impedire la realizzazione di un’economia dal basso verso l’alto, di una politica e di un sistema del popolo.
VAN
L’ Assemblea Democratica Popolare di Hacıbekir (Xaçort) quartiere nel distretto Ipekyolu di Van ha dichiarato che ha iniziato a lavorare per la costruzione dell’ autogestione del popolo.
In una conferenza stampa ha cui ha partecipato una grande folla, tra cui i dirigenti del DBP, membri dell’Assemblea delle Madri della Pace, co-sindaci, i rappresentanti dell’Assemblea hanno dichiarato che non accetteranno tutti gli amministratori nominati dal governo illegittimo dell’AKP nei loro locali.
Il co-presidentedell’ Assemblea popolare di Ipekyolu Mehmet Batu nel suo intervento ha sottolineato la necessità della libertà del leader curdo Abdullah Öcalan per una pace duratura e ha ribadito che non riconosceranno più gli amministratori nominati da Ankara.
HAKKARİ
I componenti dell’ Assemblea Democratica della città di Hakkari in una conferenza stampa congiunta hanno annunciato che hanno iniziato lavori per la costruzione di un auto-governo ad Hakkari le istituzioni statali hanno perso la loro legittimità.
Alla conferenza stampa tenutasi di fronte al palazzo del DBP hanno partecipato i dirigenti del DBP e dell’ HDP, rappresentanti di varie ONG, co-sindaci, membri dell’Assemblea delle madri della pace e i rappresentanti delle assemblee di quartiere.
Parlando alla conferenza, il dirigente del DBP İbrahim Çiftçi ha sottolineato che il governo dell’AKP non ha mai abbandonato la sua politica di negazione e annientamento contro il popolo curdo durante il processo di cessate il fuoco unilaterale, e ha richiamato l’attenzione sulle provocazioni effettuate nel periodo pre-elettorale e le stragi perpetrate dopo le elezioni.
Çiftçi ha dichiarato che non è possibile continuare a vivere sotto il dominio dell’amministrazione statale e che le istituzioni dopo tutti questi massacri e gli attacchi, anche se non del tutto rifiutano lo stato:
“Tutte le istituzioni dello Stato in questa città hanno perso la loro legittimità per noi. Nessuno dei rappresentanti dell’amministratore assegnata dello Stato ci può governare. Noi, come persone, costruiremo una vita democratica, sulla base dell’ autogestione e intraprenderemo la nostra autodifesa in caso di attacchi. Governeremo noi stessi e la nostra città “.
AMED
L’Assemblea Popolare nel quartiere Sur di Amed ha tenuto una conferenza stampa di fronte all’ Associazione dei cittadini liberi nel quartiere Hasırlı annunciando che il gruppo ha iniziato a lavorare per la costruzione dell’ autogestione del popolo del distretto.
Alla conferenza stampa hanno partecipato co-sindaci del Comune di Sur, dirigenti dell’Associazione Cittadini liberi, e un folto gruppo di persone locali. Leggendo il comunicato stampa a nome dell’ Assemblea dei Popoli di Sur, Güneş Sönmez ha dichiarato che tutti i segmenti della società e tutte le comunità potranno esercitare la propria volontà per proteggere la propria esistenza e per garantire la propria libertà contro la repressione di stato imposta alla società. Sönmez ha osservato che considerano la costruzione di un autogestione come un bisogno vitale di fronte a tutti gli attacchi dello Stato e del governo dell’AKP contro il popolo.
Sönmez ha invitato i giovani del Kurdistan, le donne, le ONG e tutti i segmenti della società ad aderire e a rafforzare la costruzione di una nazione democratica e dell’ autogestione, aggiungendo che non è possibile accettare le imposizioni del governo illegittimo dell’AKP e dello stato sulla gente a sottostare ai loro ordini e agire solo in conformità con i loro ordini e i loro desideri. Sönmez ha affermato che il popolo vuole essere governati da amministrazioni che elette con mezzi democratici e legittimi.
Sönmez ha dichiarato che la detenzione di oltre un migliaio di persone nell’ultimo mese, i continui arresti, le esecuzioni per le strade,gli incendi delle foreste, la tortura dei corpi dei martiri dimostrano molto bene la dichiarazione di guerra a tutto campo della mentalità monistica contro le persone e il punto in cui si vuole trascinare il paese.
Sönmez leggendo la dichiarazione del gruppo, ha dichiarato: “Noi, in qualità di assemblea cittadina democraticamente eletta nel distretto di Sur ci dichiariamo struttura di autogestione del popolo contro il fascismo e il regime illegittimo. Noi, come assemblea cittadina eletta, dichiariamo che prendiamo posizione contro tutte le politiche di annientamento del regime e che governeremo noi stessi in linea con la nostra volontà “, e ha esortato l’intera società a recuperare la propria volontà e a unirsi alla costruzione dell’ autogestione.
MUŞ
L’ Assemblea del Popolo e rappresentanti dei partiti e delle istituzioni politiche hanno dichiarato l’ autogestione nel distretto di Muş, Bulanik.
HDP, DBP, Assemblee di Quartiere, amministratori di MEYADER e co-sindaci del distretto hanno dichiarato l’autogestione in un incontro pubblico di fronte all’edificio del DBP del distretto.
La co-presidente del DBP Zeynep Topcu ha parlato a nome della folla e ha dichiarato che il popolo non considera più legittime le istituzioni statali gestite da amministratori nominati dall’AKP.
‘Non prenderemo odrini dall’AKP’
Topcu ha dichiarato che il Consiglio Comunale ha deciso di attuare l’autogestione come presa di posizione contro il regime distruttivo che prende di mira i civili, e che non accetterà l’autoritarismo dello Stato e l’AKP illegittimo. Topcu continuato dicendo che non accetteranno tutto quello che viene imposto al popolo da Ankara, e non vogliono essere governati governatori di distretti e città nominati dallo Stato. Come popolo kurdo, ha dichiarato Topcu, vogliamo essere governati da amministrazioni che noi stessi eleggiamo con mezzi democratici e legittimi, e quindi vogliamo governare noi stessi attraverso l’autogestione. Topcu ha osservato che la mentalità monista dello stato nazione del 20 ° secolo non ha soddisfatto le richieste della gente, e gli sviluppi dell’ ultimo mese e mezzo riassumono il periodo storico degli ultimi 100 anni.
Topcu ha sottolineato che il governo illegittimo dell’AKPha dichiarato una guerra a tutto campo e ha minacciato l’intera società dicendo che dovranno pagare un prezzo pesante per la decisione di adottare un autogestione democratico. Topcu ha notato che i recenti arresti di migliaia di persone, esecuzioni di strada, roghi di villaggi e evacuazioni, incendi forestali, e la tortura di cadaveri sono chiare indicazioni di ciò che la mentalità monista sta progettando di attuare con la sua guerra totale.
‘Governeremo noi stessi da adesso in poi’
Il Consiglio Comunale Democratico ha dichiarato che l’esercito, la polizia e la Costituzione ignorano le differenze e mirano a distruggerle, e che il stesso Consiglio non è più considerare questo regime e le sue istituzioni come legittime. Il Consiglio ha dichiarato che da adesso in poi si autogoverneranno contro il regime illegittimo che sta conducendo una vera e propria guerra.
DOĞUBAYAZIT
DBP (Partito Democratico delle Regioni ), HDP (Partito Democratico del Popolo), DTK (Congresso della Società Democratica), Assemblea popolare democratica di Bazid, Comune di Doğubayazıt, TUHAYD-DER e Centro di ascolto delle donne Sema Yüce hanno dichiarato l’ autogestione in una conferenza stampa tenuta nel quartiere Yenimahalle di Doğubayazıt (Bazid) distretto di Ağrı.
Intervenendo a nome delle istituzioni, il co-presidente del DBP del distretto di Doğubayazıt Muhsin Kula ha ricordato che il governo dell’AKP ha organizzato un colpo di stato civile a seguito della sua sconfitta nelle elezioni del 7 giugno. Kula ha sottolineato che, in risposta al processo di risoluzione che è stato avviato dal leader del popolo kurdo Abdullah Öcalan, per una soluzione democratica e politica della questione curda nei primi mesi del 2013, l’AKP ha ribaltato il tavolo dei negoziati e ha iniziato a perseguire la sua vecchia politica su alla vigilia della realizzazione dei colloqui.
Descrivendo gli attacchi delle forze turche contro i civili a Silopi, il bombardamento di civili a Zergelê e le esecuzioni a Cizre come una ripetizione delle politiche già tentate e fallite, Kula ha detto che ancora una volta oggi, le forze di sicurezza turche stanno evacuando i villaggi, bloccando le città, commettendo crimini disumani contro i corpi dei guerriglieri caduti e bruciando le zone dove vive la popolazione civile nella regione curda.
Sottolineando che tutte queste pratiche disumane vengono commesse in nome dello Stato turco, Kula ha dichiarato; “E’ necessario sapere che non possiamo essere in pace con questo stato. A questo proposito, annunciamo con la presente dichiarazione che noi non riconosciamo le istituzioni statali, senza negare lo Stato stesso, e che ci autogoverneremo da ora in poi. Non saranno i governatori e i funzionari nominati dallo Stato ma quelli da noi eletti, che costituiranno la dirigenza di base del nostro governo “.
Kula ha aggiunto si difenderanno contro tutti gli attacchi rivolti contro il loro autogestione.