KNK: Gli attacchi militari contro i curdi continuano
Nuove prove della collaborazione Turchia-ISIS:
Dal 24 di luglio i militari turchi hanno lanciato una campagna di bombardamenti continui sulle forze della guerriglia curda e su civili nel Kurdistan irakeno. Quasi 60 jet (F-16 e F-4) bombardano quotidianamente prendendo di mira diversi luoghi. Questa strategia militare ha portato estesi danni ambientali alle aree circostanti, ferimento di civili e all’evacuazione di centinaia di villaggi. Inoltre sono state colpite ampie aree di terreni agricoli e bestiame come risultato dei bombardamenti indiscriminati. I militari turchi n non fanno alcuno sforzo per ridurre i danni complessivi a livello umano e ambientale che vengono causati dai bombardamenti indiscriminati.
Il presidente turco Erdoğan e il primo ministro Davutoğlu hanno affermato esplicitamente che intendono continuare la campagna di bombardamenti contro i curdi a tempo indeterminato. Sembra esserci un completo disinteresse da parte turca rispetto al proseguimento della campagna di bombardamenti contro ISIS. Questo dimostra che il singolo attacco contro ISIS è stato solo una copertura per prendere di mira il vero obiettivo di questa guerra: i curdi.
Allo stesso modo negli ultimi quattro giorni la Turchia ha impedito il passaggio dei corpi di 13 martiri combattenti delle YPG rimasti uccisi nella guerra contro ISIS. Hanno anche attaccato e terrorizzato le madri e le famiglie dei martiri con uso di gas, idranti e altri metodi sproporzionatamente violenti. Ulteriore prova del sostegno morale della Turchia nei confronti di ISIS è il rifiuto di permettere il passaggio dei corpi dei combattenti delle YPG uccisi combattendo ISIS nel Rojava.
Per quanto tempo la coalizione internazionale permetterà che continui l’inganno della Turchia?
La Turchia sta manipolando l’opinione pubblica internazionale e la coalizione contro ISIS per condurre una chiara e deliberata guerra contro i curdi. Da quando lo stato turco ha “deciso” di stare dalla parte della coalizione internazionale contro ISIS, ha fatto una sola campagna di bombardamenti contro ISIS e sono stati presi di mira solo depositi di armi. Invece la campagna contro i curdi continua senza interruzioni dal 24 e non prende di mira solo le forze della guerriglia, ma anche aree civili.
La comunità internazionale deve ancora assistere a un secondo attacco da parte dei militari turchi contro postazioni di ISIS, depositi di ISIS e roccaforti di ISIS. Di contro, continuano attacchi quotidiani contro le forze curde, attivisti politici, forze democratiche, gruppi per i diritti umani e vengono presi di mira component del partito HDP democraticamente eletto. Questo prendere di mira i curdi da parte della Turchia sta continuando sia in Turchia che fuori. Nelle ultime 12 ore il governo turco ha arrestato oltre 351 attivisti curdi e bombardato due volte il Kurdistan irakeno. Come prevedibile, non si è verificato nessun bombardamento contro ISIS.
Per quanto tempo l’ONU, l’UE e gli USA continueranno a non agire contro la Turchia e la sua guerra contro i curdi che sta servendo solo a rafforzare ISIS e i suoi obiettivi terroristici nella regione?
Restare in silenzio o inattivi contro la deliberata politica della Turchia nel prendere di mira i curdi preparerà la base per un nuovo genocidio e darà a ISIS il morale per prendere di mira la comunità internazionale. È importante che la comunità internazionale comprenda che la politica della Turchia di bombardare i curdi non risolverà pacificamente il corso della questione curda.
Qualora ci fossero dubbi sul sostegno della Turchia a ISIS, gli attuali sproporzionati attacchi contro i curdi, ne costituiscono ampia prova. Indebolendo i curdi, la Turchia rafforza ISIS logisticamente, economicamente e militarmente.
Congresso Nazionale del Kurdistan KNK