Handicap International trova a Kobanê una città di armi inesplose
Gli esperti di Handicap International di azione contro le mine hanno valutato la città assediata di Kobanê, Siria, nel mese di aprile, e hanno scoperto un livello allarmante di contaminazione di ordigni inesplosi. Quattro mesi di combattimento, tra cui la lotta a terra e gli attacchi aerei della coalizione, hanno lasciato una media di 10 munizioni per metro quadrato nel centro della città, e distrutto quasi l’80% degli edifici, secondo un resoconto di Handicap International pubblicato ieri.
Handicap Report on Kobane -PDF
“Quello che abbiamo visto a Kobanê va oltre i nostri peggiori incubi: una parte significativa della città è stata ampiamente distrutta e la contaminazione delle armi inesplose di tutti i tipi ha raggiunto una densità e una diversità quasi mai vista prima,” ha dichiarato Frédéric Maio, il Direttore Sviluppo del Programma di azione contro le mine di Handicap International. “Gli ordigni inesplosi e le trappole esplosive rappresentano una minaccia quotidiana per le persone fuggite da Kobanê le quali stanno ora cercando di tornare a casa. Questo inquinamento esplosivo renderà impossibile alla gente la ricostruzione delle loro vite, e blocca l’accesso a diverse aree. Inoltre impedisce alle organizzazioni umanitarie di operare in modo sicuro e di fornire il supporto necessario a questa popolazione vulnerabile.”
Gli esperti di Handicap International hanno assistito in prima persona alle conseguenze dei violenti scontri che hanno avuto luogo nel centro della città, così come nei quartieri meridionali e settentrionali di Kobanê. Tra le macerie degli edifici crollati e danneggiati il team ha scoperto ordigni inesplosi, sia confezionati sia fatti in casa. Inoltre, un numero significativo di trappole esplosive, compresi dei dispositivi esplosivi rimasti nei cadaveri, sono ancora sparsi per i quartieri dove i combattimenti più feroci hanno avuto luogo.
Handicap International ha sottolineato che più di 1.000 crateri di bombe – alcuni di diametro di oltre 33 piedi – si possono trovare in giro per la città. Questi sfregi sono stati creati nel corso di un’ondata di violenza, tra cui più di 700 attacchi aerei e l’uso di 550 libbre a una tonnellata di bombe aeree, e le esplosioni di 40 autobombe nel centro della città.
Handicap International ha evidenziato che un’azione immediata deve essere intrapresa per proteggere i civili dagli effetti mortali e invalidanti di queste armi, e per sostenere le persone ferite. L’organizzazione ha avviato un’attività di sensibilizzazione del rischio per proteggere i civili che potrebbero entrare in contatto con i residuati bellici esplosivi e con ordigni esplosivi improvvisati.
La pulizia delle armi e la rimozione delle macerie sono priorità urgenti, in quanto le persone che tornano a casa possono essere tentate di rimuovere da sole gli ordigni inesplosi, ha riferito Handicap International, esprimendo l’impegno a fornire alle comunità che vivono all’interno e intorno a Kobanê, grazie alla propria esperienza nella mappatura, la ripulitura e lo smaltimento delle armi convenzionali e degli ordigni esplosivi improvvisati.
Secondo l’organizzazione, è anche il momento che la comunità internazionale riconosca l’impatto terrificante dell’uso delle armi esplosive nelle zone popolate come Kobanê, e si obblighi attivamente con un impegno politico internazionale a porre fine all’uso di armi esplosive nelle zone popolate.
Rapporto di Handicap International sull’uso di armi esplosive in Siria
Il 12 maggio Handicap International ha pubblicato un rapporto intitolato “L’uso di armi esplosive in Siria: Una bomba ad orologeria in corso.” Il rapporto mette in guardia sull’elevato grado di contaminazione da armi in Siria – un inquinamento esplosivo che mette ad alto rischio di morte, lesioni, e disabilità la vita di 5,1 milioni di siriani, di cui 2 milioni di bambini. Sulla base di un’analisi di 77.645 incidenti legati alle armi recuperate tra il dicembre 2012 e il marzo 2015, lo studio ha rilevato che le armi esplosive sono quelle più comunemente utilizzate nel conflitto in Siria. Infatti, delle armi esplosive erano presenti nell’83.73% degli incidenti dichiarati. I civili sono in grave pericolo in quanto il 75% di questi incidenti si svolgono in aree popolate. Solo nel governatorato di Damasco sono stati segnalati 5.353 casi, che rappresentano una media di sette incidenti al giorno. Le armi esplosive includono ordigni esplosivi come mortai, razzi, proiettili di artiglieria e bombe degli aerei, così come dispositivi esplosivi improvvisati.