La Corte costituzionale abolisce la legge contro i matrimoni religiosi
La Corte Costituzionale turca ha annullato la disposizione del codice penale turco (TPC), che viene utilizzato per perseguire coloro che svolgono cerimonie di nozze religiose prima della cerimonia di matrimonio ufficiale, che è obbligatoria.
La Corte Costituzionale ha scritto questa nuova legge violando la Costituzione. L’avvocato Canan Uçar ha critiacato fortemente questa decisione come inaccettabile, in quanto il sostegno legale nei confronti delle donne che denunciano i matrimoni forzati, potrebbe essere annullato da questa scelta.
La Corte di Pace -Erzurum Pasinler- che fa parte della Corte Costituzionale l’ anno scorso ha chiesto che fossero annullati i commi 5 e 6 dell’articolo 230 del TPC, relativi ai matrimoni multipli, matrimoni forzati e alle cerimonie religiose. Infatti questi paragrafi sono stati annullati nel TCP, con la motivazione che di fatto la norma impone restrizioni sulla vita privata di una persona e il suo diritto di libertà di credo e di coscienza all’interno della vita familiare.
Adesso la Corte costituzionale ha usato come pretesto la disparità di trattamento fra le coppie conviventi, che vivono insieme e hanno figli fuori dal matrimonio, che non sono perseguibili penalmente e coloro che praticano le cerimonie religiose e i matrimoni forzati per fede.
‘Le donne soffriranno’
L’ avvocato Canan Uçar condanna la decisione della Corte.” I già innumerevoli problemi delle donne divorziate e separate aumenteranno, con un influenza negativa sugli alimenti, il rapporto con i figli e il risarcimento dopo il divorzio. Prima di questa decisione i diritti delle donne erano garantiti dalla legge, per poter ricominciare una nuova vita dopo il divorzio Questa decisione legittimerà ulteriormente la pratica dei matrimoni con le bambine”.