In Ricordo della Giornata del Lavoro del 1977

Le celebrazioni per la Giornata del Lavoro in Piazza Taksim nel 1977 avevano visto la partecipazione di ben oltre 500.000 cittadini. Molti lavoratori non erano neanche entrati in piazza quando si udirono dei colpi.

Le celebrazioni per la Giornata del Lavoro in Piazza Taksim nel 1977 avevano visto la partecipazione di ben oltre 500.000 cittadini. Molti lavoratori non erano neanche entrati in piazza quando si udirono dei colpi. La maggior parte dei testimoni dichiararono che la provenienza dei colpi venisse dall’edificio della società di fornitura dell’acqua (Sular İdaresi) e dall’Intercontinental Hotel (ora chiamato The Marmara). Successivamente le forze di sicurezza intervennero con blindati facendo molto rumore con sirene ed esplosivi. Inondarono la folla con acqua pressurizzata. La maggior parte delle vittime furono causate dal panico che questo attacco aveva creato.

I dati relativi alle vittime è ancora un problema dibattuto, anche se i numeri stimati sono di 37 persone uccise e più di 200 rimaste ferite.

Il giorno dell’incidente, la Stazione Radiofonica di Istanbul annunciò che 34 persone erano state uccise e 126 persone erano rimaste ferite. Secondo i rapporti delle autopsie solo quattro vittime erano state uccise dai proiettili. In tre casi la causa della morte poteva essere stata o un proiettile o lesioni alla testa, mentre 27 vittime erano state schiacciate. Diversi testimoni dichiararono che Meral Özkol fu travolto da un veicolo blindato.

Dopo l’attacco, oltre 500 manifestanti furono arrestati e 98 furono incriminati. Tra i 17 imputati che erano stati messi in custodia cautelare, tre furono rilasciati prima della prima udienza e nove furono rilasciati alla prima udienza del 7 luglio 1977. I restanti prigionieri furono rilasciati poco tempo dopo. Il processo si concluse con l’assoluzione il 20 ottobre 1989. Diverse fonti affermarono che sul tetto dell’azienda di fornitura dell’acqua circa 20 cecchini erano stati arrestati dalla gendarmeria e consegnati alla polizia.

Tuttavia, nessuno di loro apparve nei registri della polizia. Queste informazioni provenivano dal pubblico ministero che indagò sul massacro di piazza Taksim, Çetin Yetkin. Egli disse che il tenente Abdullah Erim aveva portato avanti gli arresti e consegnato i detenuti agli agenti di polizia Muhsin Bodur e Mete Altan (che dopo la procedura militare del 12 Settembre 1980 lavorò nel dipartimento politico della sede della Polizia di Istanbul). Entrambi gli ufficiali respinsero l’ipotesi di essere coinvolti. Tuttavia è noto che le forze della contro-guerriglia prepararono l’attacco alla folla.

Dopo tre mesi di indagini, il procuratore Çetin Yetkin fu nominato altrove e si dimise. Çetin Yetkin ha affermato che un sacco di esplosivo era stato consegnato alla polizia, ma poi scomparve. Allo stesso modo l’avvocato Rasim Öz ha dichiarato di aver fatto un film dell’incidente che mostrava molte cose tra cui i cecchini sul tetto dell’azienda di fornitura dell’acqua. Lo aveva consegnato all’ufficio del procuratore, ma era stato poi smarrito presso la sede della Polizia di Istanbul.