26.800 Profughi tornati a Rojava
Migliaia di persone sono state costrette ad abbandonare le loro case a Rojava (ad ovest del Kurdistan) negli ultimi mesi a causa dell’embargo imposto alla regione. Molti si sono rifugiati nel Nord e Sud del Kurdistan, altri sono andati verso l’Europa.
Tuttavia, dopo che del forze del YPG (Unità di Difesa del Popolo) e del YPJ ( Unità di Difesa delle Donne) hanno riconquistato molte aree della regione, molte persone stanno tornando indietro.
26.800 persone che hanno dovuto abbandonare le proprie case in cerca di rifugio nel Sud del Kurdistan sono tornati a Rojava negli ultimi tre mesi, secondo le informazioni rese note dai funzionari.
Il ritorno dei profughi, causato da difficili condizioni di vita e l’approccio dei governi nella regione del Kurdistan, sembra essere in relazione con la continua lotta e la resistenza dei combattenti del YPG.
Secondo Dilbirin Efrin , funzionario della pubblica sicurezza del Kurdistan occidentale, nella zona di confine tra Rojava e il Kurdistan del sud, 10.488 persone sono tornate negli ultimi tre mesi alle loro case dal villaggio di confine di Şerikê.
Secondo i funzionari di pubblica sicurezza 300 rifugiati sono tornati dai villaggi nella zona di confine di Keleha Tawis e Gira Sor.
Nuri Resad, membro del Comitato di Pubbliche Relazioni per il confine di Sêmalka, ha detto che vi è stato un notevole aumento del numero di rifugiati che stanno tornando a Rojava in questi ultimi giorni, arrivando fino ad un migliaio di persone nell’ambito di qualche giorno. Resad ha osservato che 15.412 persone sono tornate tra l’inizio di luglio e il 14 ottobre.
I rifugiati di ritorno dal Sud del Kurdistan dicono di aver sofferto condizioni scarse e limitate nella vita quotidiana dei campi profughi, e hanno affrontato ostacoli dovuti ai peshmerga nelle zone di confine.