Una donna di 21 anni è stata stuprata da un soldato turco al confine con la Siria
Una donna ha denunciato di essere stata stuprata da un soldato turco mentre cercava di entrare in Turchia dalla Siria. Suo padre invece è stato torturato dai soldati e l’ufficio del pubblico ministero ha avviato un’indagine sull’incidente.
Tramite Sputnik News in Palestina, L.B. ha fatto una denuncia di stupro contro un soldato delle forze armate turche, avvenuto mentre attraversava il confine tra Siria e Turchia insieme a suo padre e suo fratello vicino a Güveççi quartiere Yayladag del villaggio di Hatay, il 22 agosto.
Il padre e il fratello sono stati portati da un’altra parte e torturati dai soldati, poi sono stati tutti respinti in Siria lo stesso giorno. La famiglia è tornata in Turchia il giorno dopo per denunciare penalmente gli abusi, sui quali l’ufficio del pubblico ministero di Yayladag ha avviato un’indagine.
L.B. adesso sta con i suoi parenti ad Hatay, insieme al padre e al fratello, è depressa, non vuole più uscire e ha chiesto che il soldato stupratore sia identificato per “non permettere che altre donne siano stuprate”.
Suo padre A.B. ha dichiarato quanto segue nella sua testimonianza al pubblico ministero; “Volevo fuggire dalla guerra in Siria e arrivare in Turchia con i miei figli.
Dopo che abbiamo attraversato il confine vicino al villaggio di Güveççi, un soldato turco sul confine mi ha improvvisamente urlato contro e iniziato a colpire. L’ho pregato smettere perché mia figlia era vicino a noi. Con le percosse ho perso i sensi e sono caduto nella trincea del confine. Poi il militare ha continuato a colpirmi anche nella trincea. Stavo svenendo.
Ricordo solo che ho lasciato la mano di mia figlia. Quando ho ripreso i sensi, non c’era più nessuno. Sono uscito dalla trincea e ho iniziato a camminare. Poi ho visto un blindato dell’esercito turco e tre soldati diversi da quelli che avevo visto prima. Mi hanno buttato a terra, spinto e colpito al corpo.
Poi mi hanno ordinato di prendere la mia roba e mi hanno spinto verso la Siria. Alle 02:30 la persona che ci ha aiutati ad attraversare il confine mi ha chiamato. Mi ha accompagnato da mio figlio e da mia figlia dicendomi che è stata aggredita e violentata da un soldato turco. Chiedo che i responsabili di questo stupro e tortura siano processati”.