Un altro cimitero di guerriglieri bombardato a Cudi dall’esercito turco
Seguendo le istruzioni inviate la scorsa settimana dal Ministero turco dell’Interno ai governatori di alcune città curde per la “demolizione dei cimiteri dei guerriglieri”, l’esercito turco ha condotto un intenso bombardamento sul ‘Cimitero Ismail Martire e Ronahi Martire‘ dei guerriglieri caduti nella regione di Kulan nel distretto di Varto di Mus. A seguito dei bombardamenti durati due giorni, soldati e squadre operative speciali hanno devastato il cimitero dei martiri.
Un altro simile rendiconto è arrivato oggi da Şırnak.
Un gruppo di civili deputati dell’HDP hanno raggiunto la zona di Gunde Spîndirok ai piedi del monte Cudi, dove è in corso un’operazione da parte dell’esercito turco, a cui aderiscono anche dei guardiani di villaggio.
I deputati dell’HDP Leyla Birlik, Aycan İrmez, Ferhat Encü, Mehmet Ali Aslan, Enise Güneyli e i rappresentanti di alcune istituzioni, sono tra la folla che fungerà da scudo umano per impedire i probabili scontri e morti.
Il gruppo è stato ostacolato dalle forze militari e di polizia subito dopo aver lasciato Şırnak e nella città di Kasrik, ma è comunque riuscito a raggiungere la zona dell’operazione spingendosi su una zona montagnosa nella regione di Hestan (Yoğurtçular).
All’arrivo sul posto la gente ha visto che il ‘cimitero Martire Cuma e Martire Bişeng’ dei guerriglieri del PKK caduti era stato bombardato con obici, che hanno causato la demolizione delle mura e della struttura del cimitero.
I soldati schierati sul Monte Cudi con i carri armati stanno conducendo sulla zona attacchi di artiglieria interrotti. La gente ha iniziato l’iniziativa scudo umano contro l’operazione in corso e la demolizione del cimitero.
Come risultato del precedente attacco al ‘Cimitero Martire İsmail e Martire Ronahi’ a Varto, la moschea, il cemevi (luogo di culto degli aleviti) e un edificio per il cordoglio nel cimitero sono stati completamente distrutti e le lapidi delle tombe sono state anche danneggiate.